Articolo sulla mamma (Marta, cognome, Teresa, nome, ma da tutti conosciuta come “Gina”)
La mamma ci ha lasciati sabato 27 giugno, e malgrado la perdita, abbiamo avuto il conforto che ha potuto trascorrere i suoi ultimi giorni nella sua casa con noi. Il vangelo di quella domenica parlava proprio dell’ac-coglienza dei missionari, dicendo “Chiunque darà anche solo un bicchiere d’acqua fresca a questi, perché è mio discepolo, avrà la sua ricompensa”. Quel vangelo mi ha ricordato la sua vita.
I suoi piccoli siamo stati noi, i figli, che ci ha educati ad essere discepoli di Gesù. Se mio fratello ed io abbiamo sentito la chiamata è sicuramente anche grazie a lei che ha preparato il terreno fertile. Mi ricordo come ogni domenica mattina mi portasse alla Messa e io, essendo il più piccolo, dormissi sulle sue ginocchia. A noi ha dato sicuramente ben più di un bicchiere d’acqua. Eravamo il pensiero più caro del suo cuore.
Anche lei è stata, negli ultimi anni della sua vita, una “piccola”, nel senso che dipendeva da altri. E sicuramente era anche discepola di Gesù, perché ogni giorno non mancava alla Messa e alla recita di più di un Rosario, seguiti alla televisione. Questo mi ha fatto pensare ai tanti bicchieri d’acqua che ha potuto ricevere dalle tante persone che vorrei ringraziare riconoscente.
Volentieri ricordo la devozione che lei aveva verso la Madonna. Quanti rosari, invitando anche altre persone a pregare con lei, mettendo nelle intenzioni noi che eravamo in missione! Quante volte ha detto: “Prega per noi… adesso e nell’ora della nostra morte”. Sono sicuro che Maria Santissima in quell’ultimo respiro l’abbia presa per mano e pian piano l’abbia condotta alla casa del Padre, dove l’aspettavano i nonni, il papà, gli zii e tanti altri che sono stati importanti nella sua vita.
Sicuramente ora nelle braccia del Padre, ci vedrà come Lui ci vede, con gli occhi cioè della tenerezza. La sua piccola vita, insignificante agli occhi del mondo, ne è valsa la pena, perché iscritta tutta nella storia meravigliosa del Creatore.
Padre Enzo Tonini