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Museo d'arte Cinese ed etnografico

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Il Museo d'Arte Cinese ed Etnografico - rinnovato ed inaugurato l'1 dicembre 2012 - è un luogo significativo della Casa Madre, e parte integrante del servizio della Regione Italiana dei Missionari Saveriani.

Il nostro è certamente un museo di piccola dimensione, come il 90% dei musei italiani. Ma proprio perché siamo piccoli, è logico parlare di altri parametri di valutazione; in primis, la crescita della rete di relazione del nostro museo con il mondo della scuola, e con la società.

La presenza saveriana in museo vuole mostrare un volto accogliente, una visita guidata e una narrativa personale che testimonia l’incontro con culture e religioni diverse.

Il museo ospita anche brevi mostre tematiche, serate musicali, iniziative a livello internazionale (Digital Invasions, Musei aperti) e visite ad operatori turistici.

La storia dei saveriani e la storia del museo si intrecciano, si forniscono a vicenda, ragioni e appigli per coglierne tanto l'impegno precipuamente religioso evangelico del primo, come quello culturale che i manufatti così elegantemente mettono in luce nel secondo.

Tutto questo, cioè la contemporanea Fondazione di un Istituto Missionario e la Fondazione di un Museo, costituiscono quello che Mons. Conforti percepiva come un audace progetto.

E per il futuro, idee e progetti non mancano, anzi...!

 Info sul sito Museo d'Arte Cinese ed Etnografico

Museo Storia Conf.1Una storia secolare

Il Museo d'Arte Cinese ed Etnografico di Parma ebbe inizio nel 1901. Ecco le date più importanti.

1895: Mons. Guido M. Conforti fonda l'Istituto Saveriano per le Missioni Estere.

1898: Nel primo Regolamento per i suoi allievi, Conforti scrive che essi "giungendo e soggiornando in territorio di missione inviassero alla Casa Madre elementi culturali, d'etnologia e d'arte". L'idea del museo cominciò a concretizzarsi in seguito alla donazione, dal conte sen. Fedele Lampertico, di pezzi cinesi che provenivano dall'Esposizione universale di Torino (1898).

1901: Inaugurazione del museo della nuova Casa Madre chiamato "Museo Etnografico Cinese".

1911 - 1936: il museo, arricchito di tanto materiale (bronzi, porcellane, dipinti, monete eccetera) è diretto dal P. Giovanni Bonardi.

1936 - 1957: Nell'estate del 1936, il museo fu portato al pianterreno in una grande sala detta del Redentore. In quella sala le collezioni restarono fino al 1941, anno in cui la guerra obbligò a mettere al sicuro ogni cosa. Il museo fu così sfollato in una villa a Basilicanova, e presso la famiglia del p. Mainini a Praticello di Gattatico (RE) donde, a guerra finita, ritornò a Parma e fu di nuovo allestito nel 1950 nel solito locale.

1957 - 1959: Grandi lavori di ampliamento dell'istituto. Al Museo d'Arte Cinese fu aggiunto materiale etnografico dalle altre missioni aperte nel frattempo.

1959 - 1965: Il museo ricevette un decisivo e qualificato impulso sotto la direzione del p. Giuseppe Toscano (autore del catalogo "Museo d'Arte Cinese di Parma", 1965) e con un ritmo eccezionale dal 1963 al 1965; biennio nel quale entrarono a impreziosire il museo oltre cento pezzi, senza dei quali non era ancora dignitoso tentare un catalogo.

Museo Storia Toscano 1965

1977: Il museo subì un furto piuttosto grave nella notte del 6 luglio. "I ladri sono entrati forando una finestra e portando via diversi sacchi di oggetti tra cui molti avori, bronzi ecc... In tutto circa 90 pezzi" (da "Cronaca della Casa Madre").

1998 - 2010: Causa nuovi interventi per l'abitabilità della Casa Madre, il museo viene concentrato nel grande salone del seminterrato.

2001, Diviene Direttore del museo p. Emilio Iurman. Viene avviato e portato a termine un lavoro di inventariazione digitale e catalogazione di tutti gli oggetti del museo, compresa la ricca collezione numismatica.

2010: il 12 ottobre iniziano i lavori di una vasta operazione di ristrutturazione. Si tratta di un intervento quale mai era stato osato.

2012, 1° dicembre: Inaugurazione del nuovo museo.

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