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Spiritualità

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La spiritualità saveriana è la nostra modalità di vivere il Vangelo, ispirata al Conforti dallo Spirito Santo nella contemplazione del Cristo missionario del Padre. Oggi riconosciamo la necessità di una vita spirituale apostolica più intensa, personalizzata e profonda.

I fondamenti della nostra spiritualità sono: la dimensione Cristo-centrica e la tensione apostolica che si esprimono nello spirito di fede e di obbedienza, nell’amore per la famiglia saveriana e nell’apertura a tutta l’umanità.

Fondazione Cristo-centrica: icona dell’esperienza del Conforti è il Crocifisso, nel quale contempliamo l’amore personale ed universale del Padre, la donazione totale alla missione e l’urgenza di far conoscere questo amore a tutti. Il Fondatore ci propone il Cristo come modello unico e sufficiente della nostra spiritualità.

Contemplazione attiva: la missione è opera dello Spirito e il missionario è tale nella misura in cui si lascia guidare da Lui, diventandone un collaboratore. La storia ci conferma che il vero missionario è il santo: un contemplativo in azione, un testimone della esperienza di Dio, l’uomo delle beatitudini e della carità, totalmente dedicato agli altri ed ai lontani.

Vita di preghiera: un momento sostanzioso di preghiera personale quotidiana e un momento quotidiano significativo di preghiera comunitaria sono il modo normale per nutrire la nostra comune vocazione missionaria. Per noi saveriani la Parola pregata, l’Eucaristia quotidiana e l’Apostolato sono intimamente correlati e reciprocamente implicanti.

spirit studentiUno spiccato senso di famiglia: è questa una delle caratteristiche più care ai Saveriani. Lo “Spirito di amore intenso per la nostra religiosa famiglia, che dobbiamo considerare quale madre e di carità a tutta prova per i membri che la compongono” (LT 10) è una delle sue consegne, caratteristica costitutiva del nostro essere saveriano per la sua forte valenza missionaria.

Questa nuova famiglia, fondata nella “carità di Cristo di gran lunga più forte d’ogni affetto naturale” (LT 11) deve regolare tutti i rapporti tra i saveriani e consente l’apertura alla missione e all’internazionalità. Una comunità pluriculturale unita dallo stesso ideale missionario è anche luogo di apertura e di accoglienza. La sua testimonianza di comunione è annuncio in atto e segno evidente del nostro carisma.

Accoglienza e apertura: elemento tipicamente missionario e caro alla tradizione saveriana è l’accoglienza. La nostra comunità deve essere aperta agli altri operatori di pastorale e al mondo che ci circonda, in particolare ai più poveri.

Rapporto comunità-attività: tra comunità e apostolato sono necessari interazione ed equilibrio, nella consapevolezza che la comunità è depositaria della missione, garante della sua verifica, della sua continuità e delle sue realizzazioni. D’altra parte la comunità deve essere autenticamente apostolica e regolarsi sulle esigenze dell’apostolato. Il discernimento comunitario e la comunicazione frequente sono gli strumenti di cui disponiamo perché le diversità si trasformino in ricchezza per la missione.

Dialogo e inculturazione

Dialogo e inculturazione sono atteggiamenti che riguardano prima di tutto ciascuno di noi e la vita delle nostre comunità. “Ci impegniamo a capire ed accettare i nostri fratelli non cristiani con i loro valori e la loro religione. Con un fraterno e qualificato dialogo di vita e di fede, cerchiamo di promuovere i valori comuni del Regno” (C 13).

Cammino di conversione: dialogo ed inculturazione sono un cammino d’umile e paziente conversione. Con interesse e amore ci apriamo anche alle diverse culture, pronti a studiarne e apprezzarne i valori, semi del Verbo. In dialogo con l’altro e in un atteggiamento di conversione, cercheremo dunque di purificare la nostra e l’altrui cultura, per incontrarci nell’unico Vangelo che salva.

form_montaggio_2.jpgComunità e dinamiche culturali: le nostre comunità saranno sempre più formate da persone provenienti da ambienti culturali diversi.Per questo dobbiamo coltivare uno spirito aperto, un atteggiamento di ascolto e di ammirazione verso l’altro e favorire reciproche relazioni basate sul rispetto, la cordialità, l’empatia e il dialogo, che ci portino a stabilire contatti con le altre culture all’interno della comunità e nel ministero. Inoltre, incoraggiati dal Fondatore, noi saveriani siamo impegnati nel raccogliere e far conoscere le tradizioni culturali e religiose dei popoli tra i quali lavoriamo. Ritemiamo importante promuovere i rapporti e gli scambi fra culture e Chiese diverse.

Incarnazione e Solidarietà

Come missionari “seguiamo la via percorsa da Cristo con la sua incarnazione” (C 14). L’incarnazione e la solidarietà sono parte essenziale del nostro stile di vita. Sempre ed in ogni luogo, siamo chiamati ad assumere “le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini di oggi, dei poveri soprattutto e di tutti coloro che soffrono” (GS 1).

Opzione per i poveri: realizziamo la missione nella semplicità e vicinanza alla gente, facendo un’evangelica opzione per i poveri e gli esclusi, gli umili e i sofferenti, condividendo i loro problemi ed il loro cammino di liberazione.

Impegno per l’uomo: il nostro impegno sarà vincolato anche alla causa della giustizia, della pace, dei diritti umani e alla difesa dell’integrità del creato. Collaboreremo con persone e gruppi che operano per il bene comune, attenti alle persone ed ai loro processi di maturazione, in comunione e solidarietà con la Chiesa locale.

Il dono supremo della vita: la solidarietà con popoli in situazioni di guerra o di violenza istituzionalizzata, ci pone a volte di fronte a scelte difficili che possono essere impellenti e gravide di conseguenze, per molti fino al rischio stesso della vita. In queste situazioni sono necessarie fede e umiltà, sostegno reciproco e discernimento comunitario, coraggio e realismo di restare vicino alla gente.

Riassumendo...

Il nostro Fondatore, San Guido Maria Conforti, così come egli stesso ci l'ha descritto nella sua "Lettera Testamento", sin dall'inizio ha voluto che il nostro Istituto Religioso-Missionario sia sempre il risultato di questi tre coefficienti:

  • Spirito di viva fede che ci faccia vedere Dio, cercare Dio, amare Dio in tutto, accrescendo in noi il desiderio di propagare ovunque il suo Regno;
  • Spirito di obbedienza pronta, generosa, costante in tutto e ad ogni costo, per riportare le vittorie da Dio promesse all'uomo obbediente;
  • Spirito di amore intenso per la nostra Religiosa Famiglia, che dobbiamo considerare qual madre di carità a tutta prova per i membri che la società.
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