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Un missionario DOC p. Giuliano Sincini

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Ora riposa in terra brasiliana

Il 13 maggio scorso ha concluso la sua giornata apostolica, in Brasile, il marchigiano p. Giuliano Sincini. Pubblichiamo la sua ultima lettera e alcune testimonianze su la figura d'un missionario classico, d'altri tempi.

Carissimi, per esprimere il mio ringraziamento, ancora una volta, e come ricordo del vostro dono, vi mando queste foto per i nostri benefattori. Grazie anche dalla comunità parrocchiale di Warta. Sono aumentati molto quest'anno gli alunni e i catechizzandi. Approfitto di questa mia per dirvi che la mia malattia è progredita molto. Se non succederà un miracolo, il cancro è irreversibile. Gli arti inferiori quasi non li uso più. Tanti pregano per me. Sono preghiere molto preziose: il Buon Dio mi mantiene sereno e disposto a fare la sua volontà. Che il Signore mi mantenga fino alla fine sereno e con molta fede in Gesù.

Sono molto contento e ringrazio il Signore per la mia vocazione missionaria; nonostante le mia deficienze e limiti, ho fiducia nella misericordia del Signore per le mie eventuali colpe. Mando un saluto e un abbraccio a tutti, amici, benefattori, sacerdoti, in particolare a sua eccellenza il vescovo Luigi Conti, che mandi spiritualmente una benedizione. Non so quando arriverà questa mia, ma penso che ci sta bene anche una buona Pasqua nella fede e nella grazia di Cristo Risorto.

p. Giuliano Sincini

Da un sacerdote amico

Al tramonto del 13 maggio il Signore ha chiamato a sé p.Giuliano Sincini, un confratello di 69 anni che generosamente ha votato la sua vita al nome del Signore Gesù, servendo come missionario la Chiesa del Paranà per 32 anni. Padre Giuliano non ha lasciato il Brasile; ora riposa in quella terra. Al funerale ha partecipato una marea di popolo con 65 sacerdoti e tre vescovi. Era tornato in Italia, nell'estate del '98. Ci salutò nel ritiro sacerdotale in giugno nel seminario di Macerata.

Una sera ci fu un incontro di preghiera col vespro in seminario, insieme ai parenti, agli amici, a mons. Renzo Fratini. Il 28 agosto ci ritrovammo con i padri Agostiniani per la festa di sant' Agostino. Originario di Tolentino studiò sino al ginnasio nel nostro seminario, dal quale passò alla Famiglia saveriana, rimanendo sempre legato alla diocesi. Nei periodici rientri fra noi la sua presenza era una limpida testimonianza evangelica.

Come in altre occasioni parecchi di noi hanno sostenuto p. Giuliano nelle attività pastorali, così fraternamente ciascuno di noi farà memoria di lui nella preghiera.

don Salvatore Paparoni, Recanati



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