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Quarta Puntata: Conforti, il giovane vescovo

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"Don Guido è contento del suo istituto missionario a Parma: è spazioso e tanti giovani si preparano per la missione. Ma gli arriva un ordine inaspettato, è vero Oscar?", chiede Sunardi.

- È vero, risponde Oscar, che viene dalle Filippine. Era un po' distratto, perché aveva ancora negli occhi le immagini del suo mare immenso. Poi si mette a raccontare...

Un giorno arriva a Guido una lettera sigillata da Roma. Era il 14 maggio 1902. Doveva andare subito a Roma e parlare con il Papa. Viaggia tutta la notte. Il 16 maggio, nel pomeriggio, viene ricevuto in Vaticano da papa Leone XIII, che lo nomina arcivescovo di Ravenna. Guido cerca di dire di "no" in tutti i modi, ma alla fine il Papa gli chiede di obbedire.

- "Voglio che tu diventi vescovo, anzi arcivescovo di Ravenna".

- "Santità, sono giovane, inesperto e debole di salute...".

- "La situazione di Ravenna è grave. Tu devi andare e mettere le cose a posto".

- "Santità, ma io sto pensando ai missionari per la Cina!".

- "La tua Cina è Ravenna. Devi obbedire al Papa e fare la volontà di Dio!".

Quella sera don Guido esce dal Vaticano con l'animo agitato. Per tutta la notte ha la febbre alta. Per una settimana si ritira a Mantova dai gesuiti, a riflettere e pregare in silenzio.

- "Signore, sono spaventato da questo peso tremendo, superiore alle mie forze. Ma sia fatta la tua volontà". In cuor suo, sente la voce del Signore che lo rassicura: "Scelgo i deboli per le opere grandi. Ti basta la mia grazia!".

Poi va dal suo grande amico Andrea Ferrari, ex rettore del seminario di Parma e ora cardinale di Milano, e gli confida:

- "Il Papa non ha voluto sentire nessuna ragione. Sono sconvolto...".

- "Coraggio, vedrai che farai bene. Dio ti aiuterà con la sua grazia", gli dice il cardinale amico.

L'11 giugno 1902 don Guido Conforti va di nuovo a Roma per essere consacrato vescovo. Alla tomba dell'apostolo Paolo pronuncia i voti religiosi dei missionari: "Signore, faccio voto di povertà, castità e obbedienza, e dedico tutta la mia vita alla missione". Poi viene consacrato vescovo dal cardinale Parocchi nella basilica di San Paolo. Come programma di vita, mons. Conforti sceglie questo motto: "In omnibus Christus - Cristo in tutti".

Il 29 giugno a Parma, nel duomo strapieno, i due vescovi Magani e Conforti celebrano la Messa solenne.

Nell'omelia mons. Magani esprime il suo dolore per la partenza del suo grande e fidato collaboratore con due immagini: la foglia che vola via, portata dal vento; la rondine che vola via dal suo nido. Il vecchio e il giovane, commossi, si abbracciano a lungo. La folla applaude...

- "Ci mancherai tanto, a tutti!".

- "Vi porterò sempre nel cuore!", risponde mons. Guido.

  • Continua..


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