Un formatore si racconta
Nei mesi di luglio e agosto 2018, in Casa Generalizia, abbiamo accolto p. Richard Nembouet che, dopo un anno passato in Francia, è venuto a Roma per imparare la lingua italiana. Prima del suo ritorno in Camerun, gli abbiamo chiesto di presentarsi.
Sono nato a Bafoussam, in Camerun, il 12 settembre 1973. Dopo le scuole superiori, sono entrato tra i saveriani. Ho trascorso gli anni di filosofia e il noviziato nel mio Paese, poi sono andato nelle Filippine per lo studio della teologia. Dopo l’ordinazione presbiterale del 4 luglio 2009, ho lavorato per alcuni anni nella missione in Ciad. Nel 2017, i superiori mi hanno chiesto di andare in Francia per frequentare un corso per formatori, allo scopo di integrare l’equipe formativa della comunità di formazione a Bafoussam.
Grazie a Dio, in Camerun ci sono ancora molti giovani che sono attratti dal nostro carisma. La comunità di formazione a Bafoussam, per quattro anni, accompagna i giovani nel periodo cruciale dell'iniziazione alla conoscenza e alla vita della famiglia saveriana. La particolarità di questa tappa di formazione iniziale è offrire loro la possibilità di misurarsi con la vita missionaria, secondo il carisma dei saveriani. Li si aiuta a sviluppare i presupposti umani e spirituali della vocazione, a realizzare gradualmente la loro unità di vita in Cristo. Tutto questo avviene attraverso la vita quotidiana della comunità, lo studio, l'apostolato.L’accompagnamento e il discernimento sono al centro di ogni percorso formativo. La sfida per ogni formatore è, con costanza e pazienza, introdurre ogni giovane in un percorso attento e rispettoso del discernimento vocazionale, aiutarlo a nascere nella sua vocazione filiale, metterlo nelle migliori condizioni affinché possa scoprire la vera chiamata che Dio gli rivolge, nell'assoluto rispetto della sua libertà.
La figura biblica di Abramo ha molto ispirato il mio cammino vocazionale e missionario. Essere qui o là, in formazione o in parrocchia, a casa o all'estero, per me l'importante è il servizio alla missione, poter rispondere "sì" e crescere in questo "sì" al Signore, per la missione nella famiglia saveriana. Sono convinto che Lui mi abbia chiamato, mandato e mi stia aspettando di nuovo a Bafoussam, nella mia chiesa e cultura di origine. Non cerco di sapere in anticipo quale sarà il percorso, ma so che Lui lo precede.Questo esige da me fede e disponibilità totale, nella speranza di dare ai giovani in formazione ciò che io stesso ho ricevuto: comunicare, attraverso la testimonianza e la parola, l'esperienza dello Spirito che il nostro Fondatore ci ha trasmesso. Che Maria, la Madre del grande “sì”, ci guidi e ci sostenga con S. Francesco Saverio e S. Guido Conforti.