Tra cielo e terra... marchigiana
Caldarola è un piccolo comune in provincia di Macerata. Reso splendente dal gusto rinascimentale del cardinal Pallotta nel lontano ‘500, brilla da quarant'anni per l'operato di un altro suo cittadino: anch'egli "figlio di romana chiesa", p. Filiberto Corvini, classe 1936. Entrato nella congregazione dei saveriani, è stato missionario in Indonesia dal 1966 al 1977, anno in cui le autorità locali non gli hanno rinnovato il visto. Dal 1983 ha svolto l'apostolato in Sierra Leone - gli ultimi anni nella missione di Fadugu - e in Sardegna.
Una serata commovente
Per ringraziare del sostegno materiale e spirituale che i suoi conterranei gli hanno sempre donato con grande bontà d'animo, p. Filiberto ha scritto un libro sui suoi anni in Indonesia: "Tra cielo e terra - la mia vita missionaria", pubblicato dalla Comunità dei monti Azzurri. Il libro è stato presentato nell'accogliente teatro ottocentesco di Caldarola il 12 agosto scorso.
Erano tante le persone, i famigliari e i confratelli saveriani che hanno voluto riabbracciare p. Filiberto e condividere questo commovente momento. Tra essi Giampiero Feliciotti, suo cugino e commissario straordinario della Comunità montana, che ha presentato la serata; Rita Staffolani, vicesindaco di Caldarola; p. Agostino Clementini, suo insegnante ai tempi dell'adolescenza nonché compagno di missione in Indonesia; don Alberto Forconi, direttore dell'ufficio missionario della diocesi di Macerata; don Mariano, parroco di Caldarola, e Fiorenzo Corvini, fratello di p. Filiberto.
Frutto di una terra feconda
"Le Marche hanno avuto molto da dire sulle missioni. Gesuiti, saveriani, comboniani e fidei donum... sono molti i missionari marchigiani, persone che hanno fatto grandi cose. Le Marche hanno avuto tanti semi". Le parole del parroco hanno descritto p. Corvini come un "prezioso frutto di una terra feconda di fede".
Egli stesso è stato un seme prolifico: "Lui ha realizzato quello che io sognavo e che non potevo avverare a causa della malattia e di altri incarichi che il vescovo di missione mi ha assegnato; p. Corvini ha aumentato il numero di cristiani", ha detto con emozione p. Clementini.
L'Indonesia è il quarto paese più popolato della terra. Anche se non si dichiara uno "stato islamico", è il più popoloso paese a maggioranza musulmana del mondo, mentre l'8,7 % della popolazione è cristiana. La gente vive generalmente un clima di libertà religiosa e il governo riconosce ufficialmente sei religioni: islam, protestantesimo, cattolicesimo, induismo, buddhismo e confucianesimo.
Un libro per la gente
Padre Filiberto ha narrato con dovizia di particolari, ironia e schiettezza i suoi anni a Pasaman, nell'isola di Sumatra, anni così vivi nella sua memoria. "Ho scritto queste pagine per tutti coloro che aiutano i missionari, non per i dotti. L'ho scritto in modo semplice, perché la gente che mi ha aiutato - e lo fa ancora oggi - è gente comune e non può vedere di persona i risultati della loro bontà. Questo libro è un modo per avvicinare la vita missionaria a tutti coloro che ci sostengono e ci accompagnano con la preghiera.
Caldarola mi è stata sempre vicina e forse, nel tempo, non ha sempre saputo dove andava a finire la sua carità. Ora con questo libro può averne un'idea. Qui è espressa tutta la voglia di mettere i lettori a contatto con la realtà missionaria. Il libro è anche un modo per dire "grazie". Spesso, infatti, noi missionari non abbiamo l'opportunità di ringraziare in modo adeguato coloro che ci aiutano. I fatti che qui racconto sono tutti vivi nella mia mente".