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Una mostra piena di sfide: A Salerno, nei cinque continenti

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La mostra interculturale, allestita dai missionari saveriani a Salerno, si è chiusa il 27 marzo. Vi hanno collaborato con entusiasmo giovani, laici saveriani e tanti amici. Il tema di quest'anno era, "Un mondo di sfide per l'uomo. Fare del mondo una sola famiglia". La mostra è stata un'immersione profonda in qualcosa che non conosciamo, ma che affascina chi ha il cuore e gli occhi aperti sul mondo.

Un percorso di 80 anni

La mostra prendeva avvio dalla prima pietra della casa saveriana di Salerno, messa 50 anni fa, cominciando proprio dal ricordo vivo e attuale della presenza dei missionari. Nel 1930 era stata aperta la casa di Massa a Vallo della Lucania, seguita nel 1947 dalla casa in via Fusandola, in città (all'incrocio con via Tasso, sotto i giardini di Minerva), fino ad arrivare nel quartiere Petrosino l'8 maggio del 1960. Tanti ragazzi  - i cosiddetti "apostolini" - hanno vissuto qui una parte importante della loro vita.

Molti giovani e adulti l'hanno resa di anno in anno sempre più viva: incontri in casa e nelle parrocchie, le mostre e i movimenti, l'università e le scuole, e chi più ne ha più ne metta. Ultimamente, oltre alla feconda collaborazione con i laici saveriani, sono arrivate le saveriane con il loro tocco di grazia. È tutto un percorso fotografico per dire grazie al Signore e a tante persone: dal 1930 al 2010, ben 80 anni di storia!

Occhi aperti sul mondo

La mostra descriveva anche le sfide che coinvolgono i cinque continenti.

L'Africa ha la sfida della pace. È un continente insanguinato tra conflitti e ingiustizie. La gente vuole la pace, al contrario di chi ha interessi personali (un esempio, è la guerra per il prezioso minerale coltan, che ha fatto più di 3 milioni di morti in Congo). Ma l'Africa bussa alle porte dell'Europa. Siamo invitati all'accoglienza. Tutto quello che ora vediamo ci ricorda che anche noi siamo emigrati.

In Asia c'è la sfida del dialogo interreligioso. Abbiamo tre campioni di dialogo: Gandhi, Matteo Ricci, Francesco d'Assisi. Abbiamo tanti luoghi di dialogo: la Scuola medica salernitana, l'università di Tagore, Nèvè Shaloom in Palestina e Israele, Shinmeizan in Giappone...

L'America Latina ci sfida sulla giustizia. Ci ricorda i diritti dell'infanzia e dell'assistenza sanitaria, la distribuzione e il buon uso della terra, la sicurezza del salario e del lavoro per milioni di famiglie costrette a vivere nella miseria.

Infine l'Oceania ci ricorda la salvaguardia del creato e la tutela delle minoranze. È un continente tutto da scoprire. Alcuni oggetti ci richiamano a questa sfida: un video sul continente, il famoso boomerang e gli strumenti musicali, la canoa e i cappelli a grattacielo della Nuova Guinea.



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