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La Bibbia nella mia vita /2: I tentativi di catechismo, Giappone

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Ho dedicato i primi anni di vita missionaria in Giappone allo studio della lingua. Poi, ho cominciato subito con i primi tentativi di catechismo ai ragazzi cristiani e non cristiani. Prendevo una parola qualsiasi e ragionavo assieme ai bambini, dialogando con loro. Facevo vedere dei disegni che avevo preparato e spiegavo situazioni concrete di vita, che si riferivano alla parola prescelta.

Partivo sempre dai fatti per approdare al vangelo, che illustra la parola, spiegandola secondo le capacità dei miei ascoltatori. A un certo punto ho messo insieme le pagine dei sussidi e i disegni che avevo fatto ed è venuto fuori un bel libricino. È stato il mio primo tentativo di spiegare il vangelo ai giapponesi.

Sintonizzare i cuori

Continuando il mio lavoro nel campo educativo, mi è stato chiesto di animare gruppi di studio sulla Bibbia, composti da giovani mamme non cristiane dei bambini dell'asilo. Ci ho provato e riprovato diverse volte con risultati alterni. Probabilmente la Bibbia, pur essendo affascinante, per i giapponesi risulta un libro troppo difficile da capire. Se a ciò si aggiunge il mio povero giapponese, la cosa diventa certamente poco interessante! Tuttavia, sono riuscito a portare avanti alcuni gruppi di studio sulla Bibbia, anche per diversi anni e con un certo profitto. Qualche mamma ha anche chiesto di ricevere il battesimo e diventare cristiana con l'intera famiglia.

Ho cercato di applicare il metodo imparato a Tokyo da un gesuita. All'inizio degli incontri biblici bisogna fare in modo che i cuori dei partecipanti si sintonizzino sull'onda giusta e tra loro. A tutti chiedo di raccontare un fatto concreto della propria esperienza, e come è stata vissuta interiormente quella situazione particolare. Così facendo il cuore di tutti si prepara all'ascolto vero, che è una cosa molto rara.

Un unico nemico: il tempo

Quando tutti hanno parlato e ascoltato gli altri, propongo la pagina del vangelo, ovvero il fatto che avviene tra Gesù e una persona, oppure tra Gesù e i suoi discepoli, i malati o la folla. Chiedo ai presenti di immedesimarsi nella persona che si rivolge al Signore. Aggiungo anche qualche spiegazione che aiuti a capire il vangelo, e invito a fare commenti. Le mamme si scoprono per quelle che sono, con le loro paure e speranze, dolori e sbagli, preoccupazioni e gioie. Esse stesse tirano le conclusioni per la loro vita.

Ovviamente in Giappone il livello di istruzione è abbastanza alto. Leggere un testo e discutere, come pure parlare e ascoltare fatti di vita vissuta sono cose possibili per tutti. L'unico vero nemico di questi incontri è il tempo.

In questo paese il tempo per le cose materiali si trova, ma per le cose più profonde dello spirito... sembra un lusso eccessivo.



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