Si riprende il cammino
Con slancio, verso nuove mete
Siamo nuovamente a settembre. Si riprende il cammino annuale, non senza aver prima fatto una ricarica, nel corpo e nello spirito. Ricarica che non è esattamente una vacanza, ma un riposo, in vista di continuare il cammino già intrapreso.
La strada è ancora lunga e in ascesa
Come comunità missionaria, noi saveriani di Desio ci siamo ritrovati insieme per qualche giorno in montagna. Innanzitutto a rinsaldarci nella comunione fraterna; e anche per gustare, nel riposo, tutti i doni che il Signore ci offre attraverso la natura, il silenzio, le ascese alle vette, il fresco dei boschi.
I monti, a volte illuminati da sembrare rosati oppure avvolti fra le nubi, ci stanno davanti quasi ad indicare che tanta strada resta ancora da fare. Le montagne sembrano quasi uno stimolo alla formazione. Esse ci sfidano sulla nostra capacità e volontà di incamminarci su per i sentieri nei quali il Signore ci guida.
Certamente le vediamo come un dono di Dio, per i nostri occhi che ne ammirano le forme ed anche per i nostri polmoni che godono riempirsi di aria pura. Ma ancor più esse sono un dono che ritempra il nostro spirito: lo spirito missionario.
Un calendario fitto d’impegni
Grazie a questo riposo, ora siamo pronti, con tanti altri amici, a riprendere tutti gli impegni di animazione e di formazione alla missione che ci attendono. Ne segnaliamo almeno alcuni. Non possiamo dimenticare che alla fine di settembre c’è il convegno missionario nazionale, dove tutta la chiesa italiana è impegnata in una riflessione sul dovere
universale della missione. Incombe anche l’ottobre missionario, per la cui animazione occorre l’impegno di tutti. E nella nostra comunità di Desio, riprendono i cammini formativi dei vari gruppi di giovani che frequentano la nostra comunità. Il gruppo della “Terza Domenica” e il gruppo “Sequela”. Sono un invito a mettersi alla sequela di Gesù; a scoprire e intraprendere la strada che Lui indica a ciascuno.
Anche se i gruppi di formazione sono ridotti nel numero, per ragioni di età e anche di scelta, tuttavia incoraggiamo tutti a parteciparvi almeno con una presenza spirituale. Ovvero una sollecitudine che ci spinge a pregare perché sempre più giovani desiderino guardarsi dentro e scoprire a quali vette il Signore li chiama.