Skip to main content

Natale Africano: C'è posto per tutti, e per Lui?

Condividi su

Una parte del lungo racconto di p. Piergiorgio: è stato il suo ultimo Natale in terra africana, nel Congo RD.

Anche quest'anno ho fatto il mio safari natalizio: una scampagnata in bici, sulla strada che conduce a Kalole e poi sul sentiero che si avventura oltre il Musukuwe, s'inerpica sulle alture e precipita nella vallata successiva, e conduce all'ultima altura su cui si stende Kisesa.

Procedo pian piano. Non oso accelerare su questa specie di strada, che bisogna individuare di volta in volta attraverso le pietre, accanto alle pozzanghere e nella sabbia invadente. Ogni tanto metto il piede a terra e riprendo fiato. Poi tutto s'aggiusta, il numero delle pulsazioni rientra nella norma, e il viaggio prosegue.

La lunga attesa nel villaggio

Sono le 14 e 30: neppure quattro ore per coprire i 40 chilometri di distanza della mia passeggiata natalizia. Finalmente gli ultimi metri, le prime abitazioni, la gente che saluta e mi fa cenno di proseguire verso la chiesa, dove c'è la capanna che hanno preparato per me.

Proseguo e arrivo alla casa, con porte e finestre sbarrate. Il proprietario è in giro, la moglie è nei campi: mi avvertono i bambini che si accalcano attorno al "muzungu", il prete forestiero che arriva così raramente in questi luoghi. Una sedia per riposare e attendere la si trova sempre. Attendere è una costante in Africa. Per questo viaggiando, porto sempre con me un libro o un quaderno.

Finalmente arriva il vecchio Gian Pietro, che da lunghissimi anni guida la comunità. Purtroppo con le sue gambe tremolanti, gli occhi appannati e le orecchie chiuse... non va lontano. Avevo annunciato il mio arrivo nel primo pomeriggio, avvertendo che ci saremmo preparati spiritualmente a celebrare il Natale. Le ore passano. Invito la gente a pregare un rosario nella chiesa del villaggio, e così arriviamo a sera. A questo punto, sento il bisogno di mettere qualcosa sotto i denti, dato che dalla sera prima non avevo visto niente...

"Gesù mi ha preso il cuore"

A piedi, da una ventina di chilometri distante, è arrivato Yuma - l'ex musulmano - insieme alla sua sposa. È stata una dolce conversazione che mi ha ripagato delle fatiche e delusioni. Gli ho chiesto perché ha voluto farsi cristiano; cosa ha trovato di nuovo e di bello nella nostra religione. Mi ha detto dell'amore ai poveri, più evidente nella chiesa che nella moschea, e della gioia di sentire le parole della fede esposte nella sua lingua, e non in arabo come i versetti del corano. Ma soprattutto ha detto che ha scoperto Gesù, che gli ha preso il cuore.

Finalmente la chiesa si è riempita: possiamo cominciare. Una piccola folla di ragazzi e ragazze si è raccolta. Ho chiesto loro: "Chi fra voi ha ricevuto il battesimo?". Otto manine si alzano, su quarantotto presenti. "E fra voi quanti hanno già fatto la prima Comunione?". Nessuna mano si alza. Con il gelo in cuore proseguo nella celebrazione.

Poco importa il luogo dove lo trascorro. Dal primo Natale del 1958, in una chiesetta sugli Appennini, una notte serena e gelida con qualche decina di fedeli venuti a Messa, ogni volta rivivo il dolce incanto del Natale. Un particolare mi trafisse come una pugnalata: "Non c'era posto per loro nel caravanserraglio!". È la storia di sempre: c'è posto per tutto, c'è tempo per tutto, per le cose più sciocche e banali, nella nostra opulenta Europa come nella misera savana congolese. È solo per Lui che manca il tempo e lo spazio: per Lui, l'eterno randagio, incredibilmente amico di tutti e quasi sempre rifiutato.

Cari amici, c'è modo di impegnarci a fare qualcosa, in questo mondo amato dal Signore.



Scarica questa edizione in formato PDF

Dimensione 2741.65 KB

Gentile lettore,
Continueremo a fare tutto per portarvi sempre notizie d'attualità, testimonianze e riflessioni dalle nostre missioni.
Grazie per sostenere il nostro Giornale.


Altri articoli

Edizione di Ottobre 2015

La solidarietà è... social! /2

MISSIONI NOTIZIE Il martirio continua Nel mondo non c’è pace per chi porta la parola di Dio…I martiri a causa della fede sono sempre più numerosi...
Edizione di Gennaio 2024

Traduzioni di bellezza

P. Francis Xavier Sadono Agung Widodo - a Roma (Casa Generalizia) per lo studio della lingua italiana - sta traducendo dal mentawaiano al...
Edizione di Novembre 2006

Di nuovo in Sierra Leone

“Abbracciate il mondo intero” Un saluto dalla Sierra Leone. Con le energie recuperate, ho ripreso il mio lavoro. Desidero ringraziarvi per la gran...
Logo saveriani
Sito in costruzione

Portale Unico dei Saveriani in Italia

Stiamo finalizando la nuova versione del portale

Saremmo online questa estate!

Ti aspettiamo...

Versione precedente del sito