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Il martirio continua
Nel mondo non c’è pace per chi porta la parola di Dio…I martiri a causa della fede sono sempre più numerosi.
- Colombia. L’anziano sacerdote Luis Alfonso León Pereira è stato barbaramente ucciso in sacrestia mentre si preparava a celebrare la liturgia eucaristica nella parrocchia di Santa Maria Madre della Chiesa a Monterìa.
- Venezuela. Il corpo del sacerdote francescano Alex Pinto è stato ritrovato a qualche giorno dalla sua scomparsa a Ciudad Bolivar.
- Nigeria. Un sacerdote clarettiano, p. Dennis Osuagwu, è stato assassinato a Nekede, in un agguato stradale.
- Laos. Il pastore protestante Singkeaw Wongkongpheng è stato ucciso nella provincia di Luang Prabang, probabilmente da agenti di polizia. Le autorità gli avevano intimato più volte di non diffondere la fede cristiana.
- Brasile. Suor Irma Odete Francisca, 65 anni, religiosa francescana di Siessen, è stata uccisa durante un tentativo di furto al Centro per tossicodipendenti “La Estrella” dell'opera “Fazenda da Esperança” a Guaratinguetá.
- Ucraina. Suor Alevtina, 62 anni, del convento di Florovsky a Kiev, è stata trovata assassinata nel suo appartamento. Prima di lei, anche p. Roman Nikolayev, sacerdote di 40 anni della chiesa di San Tatiana a Kiev, era morto in seguito a un attentato.
• India: “Giornata dei Martiri”. I vescovi dello stato indiano di Orissa hanno deciso di istituire una “Giornata dei Martiri”, dedicandola alle vittime dei massacri anticristiani avvenuti nel distretto di Kandhamal nel 2008. La Giornata sarà celebrata nel mese di agosto. Il 25 agosto 2008 oltre 90 cristiani furono uccisi, più di 350 tra chiese e luoghi di culto furono distrutti, quasi 7mila case rase al suolo, tante donne hanno subito violenza e oltre 50mila cristiani furono cacciati dai loro villaggi.
Chiesa e società
• Congo RD: dialogo e leggi. “Il dialogo è il principio costruttore della democrazia e della nazione - ha detto il Segretario generale dei vescovi congolesi p. Leonard Santedi - ma il rispetto per la legge è fondamentale”.
La chiesa ha ribadito la sua posizione sul dialogo nazionale, promosso dal presidente Kabila, che deve avvenire nel rispetto assoluto del quadro istituzionale in vigore, ovvero senza cambiare la costituzione per permettere al Presidente uscente di presentarsi alle elezioni e ottenere un terzo mandato.
• Burundi: una polveriera! Il clima dopo le elezioni, che hanno confermato presidente Nkurunziza al terzo contestato mandato (la costituzione ne prevede due), è sempre più teso. Un dirigente del partito di opposizione è stato assassinato a Bujumbura, il capo di stato maggiore dell’esercito, generale Nyiongabo, è sfuggito a un attacco. I vescovi, in un comunicato, condannano gli atti criminali che si registrano quotidianamente mentre la povertà minaccia la popolazione e accresce il dramma. Inoltre, deplorano il linguaggio utilizzato nel confronto politico, volto a provocare il confronto come in guerra. Chiedono ai responsabili di prendere i provvedimenti che permettano al Burundi di ritornare a essere un Paese vivibile.
Una storia speciale
• Benedict Daswa, l’anti-stregoneria. In Sudafrica è stato proclamato beato Samuel Benedict Daswa (nella foto sopra), ucciso nel 1990 per la sua fedeltà al vangelo. Nato nel 1946 nel villaggio di Mbahe in una famiglia non cristiana, Benedict è battezzato a 17 anni. Diventa maestro elementare e poi direttore di scuola primaria, inoltre allena i ragazzi della squadra di calcio. A 30 anni si sposa e ha 8 figli. È impegnato in parrocchia come catechista e animatore della liturgia, quando nel 1990 un nubifragio si abbatte sul suo villaggio. I tetti di molte capanne vanno a fuoco a causa dei numerosi fulmini. I capi-villaggio, ritenendo il fenomeno frutto di stregoneria, decidono di assoldare uno sciamano perché individui il responsabile. Benedict si oppone in nome della sua fede, tentando di convincere gli altri. Una settimana dopo cade in un’imboscata: un gruppo di compaesani lo aggredisce e lo uccide selvaggiamente.
