Skip to main content

Natale Africano: C'era anche l'arcangelo...

Condividi su

Il mio più bel Natale l'ho passato a Pademba, nelle prigioni centrali della Sierra Leone, dove ero cappellano. Lo vollero loro, i carcerati. A me sembrava impossibile che facessero sul serio; invece i ricordi dell'infanzia erano tornati a galla.

- "Padre, abbiamo bisogno di un paio di scarpe da donna, numero 44 con i tacchi alti". E dove vado io a trovare un 44 con i tacchi alti?

- "E anche il rossetto".  Ma per farne che?

- "Sai, uno di noi deve fare la parte di Maria: deve vestirsi da donna, ma proprio donna!". Hai voglia a dire che Maria non portava i tacchi alti e non usava il rossetto. Loro, in quel momento, la vedevano così.

Giuseppe e Maria, l'angelo, le pecore e i re

Venne Natale. Giuseppe, che appena arrivava alle spalle di Maria, conduceva il somarello: uno di loro, con la testa coperta da un drappo e due orecchie a penzoloni. Maria, una grandona con il segno evidente che doveva partorire, a cavalcioni, ma aiutandosi con i piedi per alleviare il povero somarello, ha fatto la sua entrata in chiesa.

- "Padre, devi scusarci, ma l'arcangelo Gabriele è musulmano. Abbiamo scelto il più alto, per farlo volare sopra tutti noi". Così entrò l'arcangelo. Sembrava venire da lontano, con un braccio che girava sopra la testa, come fosse un elicottero, per dare il senso del volo; lo accompagnava un "fuh...fuh..." per imitare il fruscio delle ali.

Venne e scomparve, perché il bambino stava per nascere e l'attenzione doveva essere concentrata su Maria, la quale si appartò e... "oeeee!..." era nato Gesù. Un bel bambolotto bianco, in braccio a una "finta" mamma nera, con san Giuseppe in punta di piedi per arrivare ad ammirarlo. E non era finita, perché tre vecchietti si improvvisarono pecorelle e "beeeee! beeeee!", entrarono in scena seguiti dai re magi, bardati di drappi e ornamenti strani, che solo allora capii perché me li avessero chiesti.

Chi non crede al Natale?

Cari amici, a voi sembrerà una farsa! Ma non lo è per chi non ha perso la semplicità del Natale, l'avvenimento che ha cambiato il mondo. Loro, chiusi in prigione, lo rivivevano nella loro fantasia tornando con il cuore ai tempi della scuola, quando con la maestra lo ricordavano così. "Se non tornate come bambini, non entrerete nel regno dei cieli".

Altro che gli intelligentoni che proibiscono il presepio nelle scuole per non offendere chi non ci crede. E chi non ci crede? Gli intelligentoni che, nella loro ignoranza, non sanno che i musulmani rispettano Gesù, il più grande tra i profeti. Beati noi qui in Africa, dove ci godiamo il Natale insieme agli amici musulmani.

Purtroppo, la celebrazione del Natale aveva creato un bel po' di confusione tra i 900 inquilini della prigione. Il capo mi chiamò per dirmi, con simpatia: "Padre, l'anno venturo pensi a qualcos'altro, altrimenti mi licenziano". Aveva ragione. In prigione c'è un certo ordine da osservare e i miei prigionieri, per preparare le scenette e fare le prove, per preparare i canti e i vestiti..., quell'ordine l'avevano scavalcato di gran lunga.

L'anno dopo inventai un torneo di calcio, ma fu peggio. Quando il direttore mi chiamò, pensavo che mi avesse allestito una cella. Ma anche quella volta riuscii a cavarmela: dev'essere intervenuto l'arcangelo!

Buon Natale a tutti voi!



Scarica questa edizione in formato PDF

Dimensione 2741.65 KB

Gentile lettore,
Continueremo a fare tutto per portarvi sempre notizie d'attualità, testimonianze e riflessioni dalle nostre missioni.
Grazie per sostenere il nostro Giornale.


Altri articoli

Edizione di Ottobre 2011

Sud/Nord Notizie: Libia, Congo RD, Asia, Bangladesh, Nepal

Fronti "caldi" Libia: armi ai ribelli dall'Italia. "L'Italia ha fornito armi ai ribelli del consiglio nazionale di transizione a partire da marzo,...
Edizione di Gennaio 2020

Padre Cavallo: 100 anni di confessionale

Nel pieno dell’estate scorsa (4 agosto 2019) l’Osservatore Romano ha pubblicato un’intervista al nostro p. Francesco Cavallo per i suoi cento anni!...
Edizione di Novembre 2015

La vita consacrata è dono di Dio

Il documento delle chiese latino americane di Aparecida afferma che “la vita consacrata è un dono che Dio Padre offre alla sua chiesa; è un cammino...
Logo saveriani
Sito in costruzione

Portale Unico dei Saveriani in Italia

Stiamo finalizando la nuova versione del portale

Saremmo online questa estate!

Ti aspettiamo...

Versione precedente del sito