Mozambico: Evangelizzazione "porta a porta"
In Mozambico i cristiani sono il 20% della popolazione; nella nostra zona, sono solo il 10%. Quindi c'è molto bisogno del primo annuncio. È questo che stiamo facendo nel miglior modo possibile.
La gente risponde?
Sì, il numero dei catecumeni è aumentato. Nella missione di Dondo, i catecumeni sono passati da 700 a 4.000. Facciamo l’evangelizzazione porta a porta, aiutati da più di 500 laici che si sono offerti per la missione: sono i cosiddetti “pescatori” …di uomini! Per noi saveriani, la formazione dei laici è una sfida importante, per renderli missionari. Un altro impegno è la formazione dei gruppi missionari biblici. Ne abbiamo già più di cento.
Perché li chiamate "gruppi biblici missionari"?
Perché vogliamo dare ai gruppi proprio questa missione: che tutte le genti possano ascoltare la Parola di Dio, nessuno escluso. Anche per i giovani abbiamo lo stesso obiettivo: creare gruppi missionari biblici; giovani e adolescenti che ogni settimana ascoltano la Parola divina per annunciarla agli altri. E così per i laici che si dedicano alla "Pastorale della speranza".
Pastorale della Speranza?
Sì, per animare le persone anziane, malate e i moribondi, per dare loro la consapevolezza che la vita non è finita. È un ministero importante, come il ministero dell’Eucaristia e gli altri sacramenti. Aiuta anche a mettersi in contatto con persone e famiglie non cristiane.
Insomma, siete saveriani di primo annuncio!
Sì, ma per fare bene il primo annuncio, c’è bisogno di una spiritualità sempre più profonda. E anche la vita comunitaria è importante, per testimoniare Gesù Cristo tra la gente e infondere forza e coraggio. Noi siamo tre comunità di tre saveriani ciascuna e cerchiamo di lavorare insieme.