Missione bambini: Bambini africani normali
L'Africa è piena di bambini. Sono tanti. Li incontri specialmente la mattina presto tra le 6 e le 7, che partono per la scuola. Quanti chilometri a piedi per arrivare! Sole o pioggia, fame e stanchezza: niente li ferma. Chi ha qualche moneta, può pagarsi un posto sulle mototaxi: almeno 4, più il conducente; nel taxi ce n'entrano di più: 4 davanti e 5 dietro...
Arrivati a scuola, cominciano le lezioni, sempre con il maestro unico. Quanti in una classe? Tra 60 e 110 bambini. Scrivono tutto sui quaderni: i libri costano e pochi possono comprarli. E via, una lezione dopo l'altra, con una pausa a metà mattina per sgranocchiare qualcosa: una pannocchia abbrustolita, una banana, un mezzo panino "caricato" di spaghetti, pomodoro e peperoncino. Qualcuno mangia con gli occhi, guardando chi mangia... E poi, via ancora fino alle 4 o 5 del pomeriggio.
E poi, bisogna tornare a casa con il "piedi bus" e con lo stomaco che brontola parole che non si possono tradurre. A casa, si spera che qualcuno abbia preparato da mangiare. Altrimenti, bisogna arrangiarsi con quello che c'è. E poi, naturalmente bisogna fare i compiti, studiare e... sognare. Intanto scende la sera. Se hai la luce, puoi continuare a studiare. Altrimenti ti alzi presto il giorno dopo.
Così va la vita di un bambino africano normale. Poi ci saranno gli esami, il diploma e poi... bisognerà sperare che qualcuno si accorga di te per darti un lavoro. E poi... il resto ve lo racconto la prossima volta!
Naturalmente tutto questo non riguarda i figli dei ricchi e dei politici. Loro vivono su un altro pianeta.
NB.: Alle volte gli articoli sono firmati "di: Pof" ma... Chi è ? - "Pof" sta per "padre Oliviero Ferro", un simpatico saveriano piemontese di Borgosesia, appassionato scout, allenatore e arbitro di fama, missionario in Africa e grande narratore di racconti per bambini. Ora vive e lavora a Salerno.