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A maggio e inizio giugno abbiamo vissuto - più o meno direttamente - vari eventi significativi ai quali non è possibile non fare riferimento. A cominciare dall'ultimo grande evento,

L'incontro mondiale delle famiglie (30 maggio - 3 giugno). I pellegrini venuti da tutto il mondo con i loro figli hanno invaso Milano, ospiti di altre famiglie e comunità del capoluogo e di molte altre città e paesi della Lombardia.

Mentre i fedeli hanno riempito strade e piazze, chiese e arene con i loro colori distinti, per partecipare alle catechesi, alle manifestazioni e celebrazioni religiose, il Papa ha riempito il cuore di tutti - genitori e figli - con parole illuminate e incoraggianti, con risposte pertinenti e sincere, coerenti con il vangelo di Cristo e la tradizione della chiesa. Speriamo e preghiamo che anche le istituzioni ecclesiali si lascino influenzare dall'entusiasmo e non deludano l'impegno di tutte le famiglie cristiane nel mondo.

A questo meraviglioso evento famigliare (per il quale anche il Corriere della Sera di domenica 3 giugno ha realizzato una copertina speciale, con disegni di Mario Donizetti) abbiamo dedicato le pagine 4 e 5 di questo numero (unico per i due mesi di giugno e luglio). Non è una cronaca né un discorso, ma una testimonianza semplice e profonda, raccontata da una giovane famiglia marchigiana che sta vivendo la missione in Brasile. La famiglia oggi deve essere "missionaria" per vivere all'altezza della sua vocazione di vita: questa è la nostra convinzione.

Il terremoto in Emilia Romagna, insistente, fino a fiaccare la speranza anche dei più tenaci, è stato presente dovunque - negli eventi civili ed ecclesiali e nei media - ma soprattutto nelle nostre menti e nei nostri cuori. I gravi danni alle piazze e alle chiese, alle case e alle aziende hanno colpito la fede, la cultura, il lavoro: tutto ciò che è alla base della vita civile della popolazione.

Tra le vittime - morti e feriti - anche vari operai delle fabbriche: nomi italiani, marocchini, indiani, cinesi... Tra le migliaia di senza tetto, accampati nelle tende o ospiti in strutture di riparo, tante famiglie di varie nazionalità, culture e religioni, accanto alle famiglie italiane. Insieme sopportano i disagi del cataclisma e parlano del futuro da ricostruire... Immagini di una società rinnovata, che forse riuscirà insieme a ricomporre quella lunga profonda fessura sulla terra Padana.

Da queste pagine, anche a nome di tutti voi amici lettori, vogliamo esprimere la nostra fraterna solidarietà e vicinanza a tutte le persone e famiglie, a tutte le comunità e aziende che sono state duramente e ripetutamente provate dal sisma.

Oltre a donare 2 € con un sms o al numero fisso, ci piacerebbe che le stesse società di telefonia e di carburanti devolvessero dai loro grandi "utili" qualche centesimo a servizio, risparmiando ai cittadini una nuova "accisa" alle pompe di rifornimento!

Come mai non ci hanno già pensato?



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