La storia di Ujanja
Quasi una pagina di vangelo
Ogni tanto mi incontravo con un vecchio di nome Masongezi. Aveva dimenticato di contare i suoi anni. Però ogni volta vedevo la gioia illuminare il suo volto. Un giorno ebbi il desiderio di parlare con lui e gli dissi: "Per favore, voglio conoscere la vita di tanti anni fa. In che modo gli anziani giudicavano le colpe degli uomini?".
Il vecchio sorrise, poi disse: "Vedo che tu, anche se non più giovane, desideri sapere ogni cosa del villaggio. Va bene. Ti racconterò di un ladro, di nome Ujanja". Gli risposi: "Grazie. Sono pronto ad ascoltarti".
E cominciò. Intorno a lui c'erano molti bambini che pensavano, come dice il proverbio, che "la bocca del vecchio puzza, però non dice bugie". "Tanti anni fa, vicino al lago Tanganika, viveva una famiglia di pescatori. Ogni notte, il padre Tambwe e il figlio Ujanja andavano a pescare.
Però, dopo un anno di questo lavoro, Ujanja cominciò a stancarsi. E disse a suo padre: "Basta. Voglio cambiare mestiere. Tu continua pure il tuo lavoro. lo voglio viaggiare, cercare l'oro, conoscere gente". E così fece.
Incontrò degli uomini cattivi, che volevano solo ubriacarsi. Se ne andò dappertutto. Ma un brutto giorno rimase senza soldi. Cominciò a riflettere e decise di diventare ladro. Piano piano divenne il capo dei ladri. I soldati avevano paura, perché era veramente cattivo. Suo padre ricevette delle notizie sulla situazione del figlio. Volle incontrarlo per parlare con lui. Si trovarono e gli disse: "Perché hai cominciato questo nuovo lavoro? Non è bello. Lascia perdere e torna a casa. Tua madre ti vuole vedere".
Il figlio si arrabbiò: "Papà, ma da dove vieni? Dal lago? Va bene. Torna a casa tua. lo sono felice e non ho bisogno dei tuoi consigli". Il padre ritornò a casa, molto triste e piangendo. Anche se aveva visto che il figlio rifiutava i suoi consigli, cercò due persone come testimoni. Tornarono insieme dal figlio. Lui li ricevette molto freddamente; essi cominciarono a dirgli di lasciare quel lavoro, che è una cosa brutta e tante altre cose. Lui uscì con brutte parole, aggiunse: "Andatevene in fretta, brutti vecchi. Ho già detto che sono ladro e che lo sarò per sempre".
I vecchi tornarono a casa e dissero al re di riunire il consiglio del villaggio. E così quella notte erano tutti attorno al re per decidere sulla situazione di Ujanja. Dopo due ore di discussione, il re si alzò e disse: "Ujanja ha rifiutato i consigli del padre, degli amici e di altre persone. Basta. Da questo momento è nemico del villaggio. Dio lo aiuti a riflettere sulla propria vita". Il padre ascoltò il giudizio del re e se ne tornò a pescare. Era triste, perché suo figlio aveva scelto di camminare su una cattiva strada.