La ricetta: La rete dell'informazione
Nelle nostre pubblicazioni ci rivolgiamo a tutti e senza esclusioni. Possiamo definire le nostre caratteristiche "editoriali" in questo modo: fedeltà all'umanità e fedeltà al vangelo.
I contenuti: ciò a cui teniamo di più
Manteniamo perciò lo sguardo aperto sulle situazioni umane e spirituali, personali e sociali del mondo, denunciando le situazioni ingiuste, ma facendo conoscere anche i fermenti di bene, segnalando anche modi concreti con cui ciascuno può collaborare al benessere condiviso, specialmente dei poveri e bisognosi.
Nostro desiderio è suscitare e alimentare lo spirito universale in ogni individuo e comunità, nella consapevolezza che tutti siamo chiamati a prenderci a cuore il bene degli altri e ad andare sempre oltre le proprie frontiere, iniziando dal proprio ambiente. In questo hanno un ruolo privilegiato le testimonianze di vita concreta.
Presentiamo anche il carisma saveriano per farci conoscere dalla gente con cui entriamo in contatto e per invitarla a condividere la nostra stessa missione. In realtà, ogni racconto della missione contiene anche una "chiamata", un appello a vivere con lo stesso spirito e a dedicare agli altri il meglio di noi stessi; e così contribuire a fare del mondo una sola famiglia.
I nostri atteggiamenti costanti
Tutto questo vogliamo trasmetterlo con alcuni atteggiamenti particolarmente importanti per noi saveriani e per il momento storico che stiamo vivendo.
Ci impegniamo a raccontare una missione vissuta con gioia, simpatia e rispetto. Vogliamo comunicare la gioia che nasce dall'incontro con Dio, con i popoli e con le culture, svelando la bellezza della vita missionaria. Così l'ascolto diventa simpatia e rispetto per le persone e per le realtà che veniamo a conoscere, ammirazione per la ricca umanità dei popoli e per la vita di fede delle giovani chiese.
Riteniamo importante presentare la missione con umiltà e semplicità, sentendoci in cammino con tutti e presentando, assieme alle gioie della missione, anche le nostre fatiche e i nostri limiti. Senza però rinunciare al coraggio di denunciare quanto si oppone alla dignità delle persone e dei popoli.
Cerchiamo di promuovere un'immagine della missione libera dai soliti stereotipi, per privilegiare il primo ed essenziale compito del missionario:
l'annuncio del vangelo attraverso la testimonianza, la parola, il servizio e la solidarietà.