E Dio creò il mondo... Per ospitare un'unica famiglia umana
Da alcuni anni nell'atrio del nostro centro di spiritualità missionaria a Tavernerio, ha trovato posto un mappamondo in gesso, alto più di due metri. Quel mappamondo ruotava in senso orario e lasciava immaginare tante cose. Qualche esempio.
Molta gente si soffermava a misurare le enormi distese di acqua che lo tsunami del Giappone ha superato per raggiungere la riva americana di San Francisco. Una coppia di fidanzati cercava le isole del loro viaggio di nozze. Una suora missionaria nelle isole Salomone, al largo dell'Australia, mostrava perché il suo vescovo deve servirsi dell'aereo per raggiungere le comunità cristiane più lontane...
Poi, come avviene per tutte le cose, anche il mappamondo di gesso si è usurato. I colori degli oceani e dei continenti si erano impastati, e poco alla volta quel mappamondo era diventato ingombrante. Finché un giorno...
Cuore, seme e parola
Un insegnante del "Ripamonti" di Como, il professor Alcide Gallani, lo ha visto e ha detto: "Malridotto com'è, questo mondo mi fa sentire missionario; riaccende in me il fuoco del volontariato che sognavo fin da giovane. Posso tentare di riproporlo come doveva essere il giorno in cui Dio lo guardò e «vide che era cosa buona»".
Il professor Gallani è pittore e scultore affermato. Al centro della sua ricerca artistica, egli pone sempre l'amore universale che racchiude tutte le esperienze della vita. I soggetti più ricorrenti nelle sue opere sono il cuore, il seme, la parola. Il cuore è nella sua forma classica: ora pieno, ora in frammento, ora sviluppato per fasce o per frammenti di colori. Il seme, in forma ovale, si propone come continuazione della vita. La parola evoca messaggi, considerazioni, inviti...
Un impegno sempre valido
Passati due mesi, l'artista Gallani ci riconsegna l'opera completa: "Per dimensione e per colore, questo mappamondo richiama il pianeta terrestre che gli astronauti hanno potuto ammirare pieni di stupore dalla luna. A me piacerebbe che anche quest'opera contribuisse alla diffusione dello slogan coniato dal vostro fondatore: fare del mondo una sola famiglia".
Mons. Conforti, infatti, si è fatto santo proprio attraverso l'impegno di fare del mondo una sola famiglia. Per dirgli grazie, noi saveriani abbiamo invitato a pranzo Gallani, insieme alla moglie Marina e al figlio Alessandro.
Una famigliola nell'universo
Nella convivialità è riemersa un'intervista, rilasciata da p. Sorge dopo aver visitato il centro NASA a Houston. "Ero accompagnato da Jim Shernam, il capitano della missione «Apollo 17». Lui era cattolico e gli rivolsi la domanda: «Qual è la cosa che più l'ha impressionata sulla luna?». Jim Shernam mi rispose: «Due cose. La prima è stata il buio; dovreste vedere che cos'è il buio della luna! La seconda è vedere il mondo così lontano, piccolo nell'universo, che ruota. Ho capito che l'umanità è una realtà unica: siamo una famigliola sperduta nell'universo»".
Padre Sorge concludeva quell'intervista, aggiungendo: "Anche la ricerca scientifica e tecnologica ci sta portando oggi a toccare con mano che dobbiamo essere una cosa sola. La mondializzazione e l'universalismo stanno maturando e cambiando l'umanità".
La fraternità universale
Alla vigilia della canonizzazione di san Guido, la NASA ha chiuso l'era dei lanci spaziali. Dopo averci fatto vedere il mondo da una posizione in cui s'impara la saggezza del convivere, è passata ai "licenziamenti", non essendo più in grado di sostenere la spesa per ogni navicella che entra nello spazio.
Ma negli uomini e nelle donne di buona volontà rimangono altre energie, che li spingono a condurre il nostro mondo verso un'unità più profonda: quella dell'accoglienza di chi è diverso e della fraternità universale. Gli uomini, le donne, i ragazzi di buona volontà che passano da Tavernerio, incontreranno nel centro di spiritualità un simbolo che parla con eloquenza: il mappamondo rinnovato dal prof. Gallani.