Skip to main content

La mite forza del bene, Il valore dei piccoli gesti e dell’esempio

Condividi su

Quando noi missionari diciamo che ci si deve impegnare per porre rimedio a qualche situazione intollerabile del nostro mondo, spesso ci sentiamo obiettare: "Ma come possiamo pensare di cambiare un mondo complesso come il nostro, dove ci sono ingiustizie e realtà che resistono a ogni tentativo di cambiamento? Né la politica né la giustizia e neppure la religione riescono a fare qualcosa". È vero. Ma allora, non rimane che scoraggiarci?

Da una persona amica ho ricevuto una pagina del romanzo di Dean Ray Koontz, Il cattivo fratello. Mi pare bella e carica di ottimismo e insieme di realismo. La tesi del libro è che ogni uomo è come una corda nell'immenso strumento del creato. Il protagonista Enoch Cain ha ucciso la moglie. Spezzando quella vita, ha introdotto una dissonanza che si rifletterà su infinite altre corde. Ma la nascita di due bambini lo persuade che il suo destino dipenderà da un neonato con un "dono" misterioso. Ecco la pagina.

Non c'è giorno inutile...

"Non c'è giorno nella vita di ciascun individuo che possa considerarsi inutile; ogni giorno ha un profondo significato, per quanto monotono e noioso possa apparire, indipendentemente dal fatto di essere sarta o regina, lustrascarpe o divo del cinema... Perché ogni giorno della nostra vita ci offre la possibilità di fare piccoli favori agli altri, sia volontaria­mente, attraverso i nostri gesti, sia con l'esempio.

Ogni pic­cola gentilezza - anche solo qualche parola di speranza rivol­ta a chi ne ha bisogno, ricordare un compleanno, rivolgere un complimento che provoca un sorriso - riecheg­gia a lungo attraverso lo spazio e il tempo, influenzando vite del tutto sconosciute all'anima generosa che ha dato l'avvio a questa buona eco, perché la gentilezza passa da una perso­na all'altra, aumentando di volta in volta, fino a quando, in anni e luoghi lontani, un semplice gesto di cortesia si trasfor­ma in un generoso atto di coraggio.

Allo stesso modo, ogni piccola cattiveria, ogni casuale espressione di odio, ogni ge­sto d'invidia e d'amarezza, per quanto minimo, può essere d'ispirazione ad altri e trasformarsi nel seme che, alla fine, produrrà il frutto del male, avvelenando persone che non avete mai incontrato e che non conoscerete mai.

Tutte le vite umane sono intrecciate in modo così complesso e profondo - quelle dei morti, dei vivi, e delle generazioni future - che il destino di tutti è il destino di ciascuno, e la speranza dell'umanità è in ogni cuore e in ogni paio di mani. Di conseguenza, dopo ogni fallimento, siamo obbligati a im­pegnarci nuovamente per riuscire nel nostro tentativo, e quando ci troviamo di fronte alla fine di una cosa, su quelle ceneri dobbiamo costruire qualcosa di nuovo e migliore, così come con il pianto e il dolore dobbiamo intessere la speran­za, perché ognuno di noi rappresenta un filo essenziale alla solidità e alla sopravvivenza stessa della razza umana...".

In ogni vita, ogni ora contiene un enorme potenziale, spesso non ri­conosciuto, in grado di influenzare il mondo intero, e in realtà, i giorni straordinari ai quali, nella nostra insoddisfa­zione, spesso aneliamo, sono già qui con noi; questo giorno straordinario contiene sempre tutte le giornate eccezionali e le più entusiasmanti possibilità".

Il bene cresce lentamente

Non sono le grandi imprese che cambiano il mondo che sta ancora formandosi e che, come una materia malleabile, può ancora essere modellato e rimodellato, in bene e purtroppo anche in male. Noi che abbiamo sempre fretta, pretendiamo che tutto cambi alla svelta e almeno nell'arco della nostra vita. Dobbiamo riconoscere che non è possibile, ma non dobbiamo scoraggiarci. Il bene cresce a poco a poco, e quasi di nascosto.

Anche il nostro destino dipende da un Bambino che nasce nel silenzio della notte di Betlemme, riconosciuto da pochi e osteggiato dai potenti, ma che porta sulle spalle i destini del mondo. Natale è la festa della speranza, una luce che si accende nella notte di Betlemme e conduce i pastori e i magi alla ricerca e alla scoperta del Salvatore.

Auguri di pace e di bontà

Noi missionari vi auguriamo che Natale sia ricco di grazia e di pace, e i giorni del nuovo anno 2014 siano carichi di bene, di bontà e tenerezza, di misericordia e di pace. Questa è la strada attraverso cui, anche quest'anno, verrà «l'Atteso delle genti», colui che aspettiamo come Salvatore, che ha in mano il futuro del nostro mondo.

Buon Natale, buon anno a tutti!



Scarica questa edizione in formato PDF

Dimensione 2586.36 KB

Gentile lettore,
Continueremo a fare tutto per portarvi sempre notizie d'attualità, testimonianze e riflessioni dalle nostre missioni.
Grazie per sostenere il nostro Giornale.


Altri articoli

Edizione di Agosto/settembre 2014

''Pace e bene'' a Soriano Calabro

A conclusione di un altro interessante e piacevole anno, il gruppo “Pace e bene”  (nella foto sopra) ha organizzato domenica 18 maggio un’escu...
Edizione di Febbraio 2021

Tutto di Dio, del prossimo e di sé stesso

Giovedì 3 dicembre 2020, festa di S. Francesco Saverio, ci siamo ritrovati per riflettere sulla vita missionaria. La comunità di Cagliari si è mess...
Edizione di Dicembre 2018

L’avventura di Siracusa

Siamo partiti con la buona volontà di arrivare a Macerata in orario per raggiungere gli altri amici del gruppo. Ritardi e imprevisti non ci hanno s...
Logo saveriani
Sito in costruzione

Portale Unico dei Saveriani in Italia

Stiamo finalizando la nuova versione del portale

Saremmo online questa estate!

Ti aspettiamo...

Versione precedente del sito