Skip to main content

La giornata dei popoli in festa a Parma

Condividi su

Volti, vestiti e colori diversi che nascondono lunghi cammini: sogni, attese e speranze di persone che hanno percorso chilometri per abitare nel nostro paese. Storie che ci parlano di accoglienza, ma anche di paura per un futuro sempre incerto, e una società in cui la parola accoglienza è diventata tabù...

Ma domenica 3 giugno abbiamo superato ogni barriera. Per la prima volta a Parma, le comunità anglofona, francofona, filippina e romena si sono messe insieme per realizzare l’iniziativa “Popoli in Festa”. Uniti dalla stessa fede abbiamo lodato il Signore con l’Eucarestia, nel santuario Conforti. Una celebrazione con suoni, canti e balli, che ci hanno fatto gustare la bellezza della diversità di tanti popoli.
Come possiamo non accorgercene? Il diverso è bello, sempre! Perché mi dona qualcosa che io non ho e che solo l’altro mi può dare… Cosa c’è di più gratificante che accettare un regalo? Questi fratelli e sorelle hanno testimoniato proprio questo, davanti a un sempre più frequente accostamento della parola “migrante” con “pericoloso” o “criminale”. Quando ci incontriamo con l’altro e conosciamo la sua storia ci rendiamo conto che si tratta di una persona, di un fratello e una sorella che, come me, lotta e spera in un mondo migliore. Perché non sognare e lottare insieme per costruirlo?

Claudia, della comunità romena, ci spiega che non è stato semplice organizzare questa giornata, ma la sua riuscita ha superato ogni aspettativa. Mettere insieme tante realtà diverse mostra la bellezza di camminare insieme sullo stesso cammino. L’idea è nata perché sembrava troppo poco incontrarsi soltanto il 6 gennaio in occasione della “Festa dei Popoli” che si celebra in Duomo. Le comunità sentono la necessità di incontrarsi più spesso durante l’anno, per non correre il rischio di diventare tante isole che navigano nel proprio mare, ma piuttosto per essere come tante barche che percorrono insieme la stessa rotta.

“Ho notato oggi che ci guardavamo come se ci conoscessimo da sempre, con un tratto particolarmente familiare”, prosegue Claudia. “Siccome ogni popolo ha le proprie consuetudini, caratteristiche e culture è bello conoscerci a vicenda, perché la diversità dell’altro ci arricchisce”.
“Popoli in festa” è stata una giornata dove preghiera, sapori e danze sono diventate un segno per tutti: il sogno del nostro fondatore, San Guido Maria Conforti, non è utopia, ma basta poco per farlo diventare realtà. Basta guardare l’altro chiunque sia, da qualunque paese provenga, qualunque sia la sua lingua… Chiunque ci troviamo davanti, dobbiamo guardarlo come mio fratello e mia sorella, e ciò basta per fare del mondo una sola famiglia!



Scarica questa edizione in formato PDF

Dimensione 2793.18 KB

Gentile lettore,
Continueremo a fare tutto per portarvi sempre notizie d'attualità, testimonianze e riflessioni dalle nostre missioni.
Grazie per sostenere il nostro Giornale.


Altri articoli

Edizione di Febbraio 2009

Collaborazione missionaria, Zelarino

 Giovanni Paolo II, all'Angelus del 12 novembre 1978, poco dopo la sua elezione, così si esprimeva: "Diverse persone, soprattutto giornalisti,...
Edizione di Maggio 2004

Sud/Nord Notizie: Ma basta solo contare i voti? - Chi cambia e chi no

MA BASTA SOLO CONTARE I VOTI? Malesia: vincono i moderati. Il partito moderato del premier Badawi si è aggiudicato una netta vittoria nelle e...
Edizione di Dicembre 2014

Raccontiamo qualcosa di noi…

In vista del Natale, mi sembra una buona idea raccontare qualcosa degli ultimi eventi missionari avvenuti a Parma e che hanno visto coinvolto anche...
Logo saveriani
Sito in costruzione

Portale Unico dei Saveriani in Italia

Stiamo finalizando la nuova versione del portale

Saremmo online questa estate!

Ti aspettiamo...

Versione precedente del sito