Collaborazione missionaria, Zelarino
Giovanni Paolo II, all'Angelus del 12 novembre 1978, poco dopo la sua elezione, così si esprimeva: "Diverse persone, soprattutto giornalisti, si sono recati a visitare la parrocchia da cui provengo, nella diocesi di Cracovia. Al parroco è stato chiesto di mostrare il registro dei battezzati del 1920, dove è scritto il mio nome. Con commosso pensiero sono riandato alla mia parrocchia nativa. Essa mi ricorda che ogni parrocchia è la comunità fondamentale del popolo di Dio, in cui Cristo è presente per mezzo dei sacerdoti che operano in sua vece".
L'amicizia con le parrocchie
Tutti noi abbiamo un comune di nascita e poi eventualmente quello di residenza; così abbiamo una parrocchia di battesimo e poi eventualmente una parrocchia dove abitiamo. I missionari, si sa, sono dei "mandati" e come tali sono soggetti a spostamenti, ma l'istituzione resta.
L'istituto dei saveriani si trova a Zelarino da 61 anni. Tanti sono i missionari che vi sono passati, come formatori dei futuri missionari o come studenti in preparazione alla missione. Il legame con la parrocchia di Zelarino è sempre stato segnato da collaborazione e cordialità. Dalle cronache della casa si rileva che p. Albino Tessaro e p. Antonio Alberton, i primi due saveriani giunti a Zelarino il 29 Aprile 1947, già il 2 maggio si accordarono con l'allora parroco don Generoso Nuzzetti per la celebrazione della Messa alle 7 del mattino e domenica 5 maggio erano in aiuto nella parrocchia di Zelarino e a Trivignano.
Un compleanno speciale
La collaborazione non si è limitata alle celebrazioni liturgiche o alle feste con pesche e intrattenimenti. Alcuni missionari restano nella memoria della gente, come persone di fiducia e diligenti guide spirituali.
Don Daniele Memo, attuale parroco di Zelarino, ha voluto ringraziare il Signore per la presenza dei saveriani in parrocchia e per il bene che è stato fatto in tutti questi anni. Ha invitato i cinque missionari della comunità a una solenne concelebrazione nella festa dell'Immacolata: "Padre Franco ricorda quest'anno i suoi 50 anni di sacerdozio e così festeggeremo insieme", ha detto.
Tutto è stato preparato con cura: il canto dalla corale, l'introduzione e i commenti dal gruppo liturgico, "il foglietto" parrocchiale che riportava su due pagine la storia della casa saveriana di Zelarino, lavoro fatto dallo stesso don Daniele con fonti prese da internet.
Alla Messa delle 11, con p. Franco hanno celebrato don Daniele e don Marco, p. Bruno, p. Amedeo e p. Romeo, assistiti dai diaconi Bepi e Gigi. Padre Mario si è unito spiritualmente a noi da Madjugorie, dove aveva accompagnato un gruppo di pellegrini.
Un'unica grande famiglia
Alla fine della Messa, p. Franco ha ringraziato a nome dei missionari e ha ricordato il tempo passato a Zelarino come studente (1949-50) e come sacerdote (1959-63), quando fervevano i lavori per la costruzione della chiesa e delle nuove ali della casa. Assieme alla gente ci siamo sentiti una sola comunità in preghiera per ringraziare il Padre celeste, che ci ha donato suo Figlio e ci ha resi tutti suoi collaboratori e collaboratrici nell'annuncio del vangelo.
Il diacono Gigi ha ricordato che p. Bruno celebra quest'anno 61 anni di sacerdozio, p. Amedeo 60 di professione religiosa e p. Romeo 35 di Messa. Ha anche presentato la foto del primo gruppetto di "apostolini" partiti da Zelarino per il noviziato saveriano nell'agosto del ‘50.
La parrocchia ha donato ai saveriani una meravigliosa casula bianca, e don Daniele ha offerto il pranzo: l'Eucaristia e la convivialità ci uniscono in un'unica grande famiglia di famiglie.