Raccontiamo qualcosa di noi…
In vista del Natale, mi sembra una buona idea raccontare qualcosa degli ultimi eventi missionari avvenuti a Parma e che hanno visto coinvolto anche il Gams (Gruppo amici missionari saveriani).
Il 2 ottobre scorso abbiamo partecipato alla Messa di ripresa delle attività dopo l’estate. E che Messa! La celebrazione è stata presieduta dal superiore generale p. Luigi Menegazzo. Il santuario ha risuonato di bei canti, sostenuti e animati dai nostri studenti saveriani.
Abbiamo conosciuto, ufficialmente, il nostro nuovo assistente p. Fabrizio Tosolini, che ha presentato se stesso e i nuovi studenti della teologia: Robertus indonesiano, Innocent e Pacifique congolesi, Ernest burundese, Josèph camerunese, Andrés colombiano; mancava Serge, arrivato a metà ottobre dal Congo. Erano presenti anche i cinque studenti africani destinati alla teologia del Messico: Meldeus, Jacques, Blaise, Evrard e Francois.
“Grazie della vostra presenza”
L’omelia di p. Luigi è stata ascoltata con molta attenzione. “Fra i 72 discepoli inviati a predicare, ci siete anche voi che collaborate con fedeltà, carità, attenzione e dedizione alla missione dei saveriani. Quanti confratelli, nelle varie nazioni del mondo, parlano di voi e vi ricordano con gratitudine!
Non solo, ma la vostra comunità sta diventando modello in altre parti del mondo per la formazione di gruppi di “amici”, come il vostro.
Desidero anche ringraziarvi della vostra presenza in casa madre: silenziosa, discreta, preziosa, abbellita dalla carità, dall’amore per Dio che manifestate con l’attenzione e l’amore per i nostri confratelli, giovani e anziani, sani e malati. Così voi condividete la stessa vocazione, siete aperti alla chiamata del Signore a lavorare nella sua messe, accogliete con gioia la voce del Signore che invia gli apostoli e i 72 discepoli”.
La vita senza i saveriani…
A Vicenza c’è stato un raduno di “amici” dei saveriani del nord Italia al quale ho partecipato con alcuni volontari dell’infermeria del “quarto piano” in casa madre di Parma. Ognuno di noi si è raccontato e ha ascoltato le esperienze degli altri: scambio di doni, stupore per le enormi ricchezze nel cuore di persone comuni e condivisione di gioie e dolori.
Senza la presenza dei saveriani la mia vita sarebbe stata più povera, la mia fede meno resistente, la mia carità meno feconda, la mia speranza meno certa. Credo e spero che sia così anche per tanti “amiche e amici” del Gams.