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Discepoli testimoni di Gesù, ...In partenza per il Perù

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di: Roberto P. e Chiara M.

Siamo sposati da due anni e tra qualche settimana partiamo per il Perù, più precisamente per Barranca, vicino a Lima. Là ci aspettano don Alberto e altre famiglie di Milano con cui collaboreremo. Ci impegneremo nella visita alle famiglie povere dei villaggi di periferia e nell'avviare un servizio sociale per la prevenzione di malattie e la gestione di un botteghino di farmaci, all'interno dell'attività pastorale giovanile e famigliare.

Il cuore trema, siamo molto emozionati e desideriamo davvero esprimere personalmente il nostro grazie: è dalla riconoscenza per tutto ciò che abbiamo ricevuto che nasce il desiderio della missione. Stiamo compiendo un passo che ci porta ad affidarci a Colui che ha promesso la gioia piena e vera.

Il discepolo impara sempre

Abbiamo provato a rispondere alla fatidica domanda: "Cos'è la missione per noi?". La missione è anzitutto essere discepoli. Il discepolo è chi impara sempre, tutta la vita. Abbiamo fatto esperienza di Gesù in tante occasioni, ma dobbiamo ammettere che abbiamo "sentito" forte la sua presenza quando abbiamo incontrato persone in situazioni difficili: in Brasile, nella persona più povera del paese che ci ha pagato da bere con gli unici spiccioli che aveva; in Perù in una mamma incinta che viveva in una baracca; a Milano in una famiglia kosovara il cui bambino è morto per un tumore.

Questi incontri ci hanno cambiato; ci hanno portato all'essenziale; ci hanno fatto scoprire l'importanza del silenzio e della preghiera quotidiana, del servizio e dell'impegno là dove viviamo. Nella nostra comunità, cerchiamo di dedicarci soprattutto ai ragazzi e all'oratorio.

È bello vivere il vangelo!

Se siamo discepoli dobbiamo anche essere testimoni, non per mostrare noi stessi, ma per indicare agli altri Gesù. Dobbiamo impegnarci per far vedere ai bambini e ai giovani che è bello vivere secondo il vangelo. Il vangelo rinnova e riempie di significato la vita! Ci rendiamo conto che la nostra scelta va controcorrente, ma quando incontri Gesù è Lui che decide dove portarti; tu puoi solo affidarti.

Questo per noi è missione: essere discepoli e testimoni. Noi non siamo più bravi di altri; abbiamo detto il nostro "sì", dopo un cammino di due anni con il centro missionario. Partiamo, ma è la nostra comunità di Santa Margherita e la diocesi di Milano che ci invia a un'altra comunità, a un'altra diocesi.

Sentiamoci tutti coinvolti in questa partenza; sentiamoci tutti dentro alla comunità che si apre al mondo e forma la chiesa.

Partiamo per incontrare un popolo con un nome e una storia. Ringraziamo la parrocchia dove siamo cresciuti e vi chiediamo di essere uniti nella preghiera. Sappiamo di lasciare qui tante persone care, con cui vogliamo condividere qualcosa anche da lontano.

In cammino con la gente

La nostra esperienza ci porta a dire che la missione è mettersi in cammino con la gente, con una chiesa sorella; è condividere la vita, come famiglia tra famiglie, con lo stile del servizio. Ci saranno anche momenti difficili e incerti, dubbi e domande; ma partiamo affondando le nostre radici nella parola di Gesù che ci dice: «L'avete fatto a me...». Crediamo che incontriamo Gesù negli altri. Perciò la nostra missione assume un valore prezioso, perché in realtà ci porta a incontrare il Signore nelle persone che amiamo.

Partire è uscire da se stessi, anche solo per lasciare i propri pregiudizi ed essere liberi di incontrare gli altri, chiunque essi siano e da qualunque luogo provengano. Se questo è partire, chi di noi può sentirsi escluso dalla missione? Partiamo con la certezza che Gesù ci dice oggi nel vangelo «Io sono con voi tutti i giorni» e con questo desiderio nel cuore, bene espresso da don Tonino Bello:

"Solo se avremo servito, saremo creduti e potremo parlare".



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