Dall'Indonesia - P. Zurlo, Amazzonia - P. Germano, Bangladesh
Dall'Indonesia, p. Rebecchi e p. Abis informano sul terremoto
Le scosse sono state forti, la sera del 12 e il mattino del 13 settembre. Per fortuna, la gente ha reagito con prontezza, evitando che si ripetesse la tragedia del 26 dicembre 2004, con centinaia di migliaia di morti. Le due scosse sono avvenute a sud di Padang (Sumatra) e nelle isole Mentawai.
Il terremoto ha causato alcuni morti, vari feriti e molti danni. Nelle missioni saveriane i danni maggiori sono avvenuti nella parrocchia di Padang Baru, con crepe alle mura; ma il danno maggiore è stato all'ospedale "Sudarso", rendendo inagibile il convitto delle infermiere. Più preoccupante è la situazione a Siberut nelle Mentawai, con forti danni alla scuola, al convitto dei ragazzi e alla sala per incontri. Bisognerà ricostruire in fretta questi edifici, perché sono importanti per la vita della gente.
Un'onda di tre metri ha investito anche la zona di Sikakap, distruggendo vari edifici. Ma la gente delle isole, pur terrorizzata, è subito scappata sulle colline, trovando rifugio presso altri villaggi. Cercheremo di aiutare tutti coloro che si trovano in maggiore difficoltà, sperando che la natura ci risparmi altre sofferenze.
P. Matteo Rebecchi e p. Fernando Abis - Indonesia.
Padre Zurlo con gli amici dei saveriani in Amazzonia
Alla fine di luglio nella casa saveriana di Ananindeua (Amazzonia), si è radunato un bel gruppo di amici dei saveriani. Abbiamo fatto una bella riflessione, ispirandoci al tema, "discepoli e missionari di Cristo". Abbiamo anche ascoltato un'intervista fatta al primo fratello saveriano brasiliano Luizinho, ora missionario in Mozambico. L'intervista, rilasciata alla radio di Abaetetuba, era accompagnata da immagini sulla sua professione religiosa e sulla missione saveriana in Mozambico.
Poi abbiamo celebrato l'Eucaristia, meditando sul vangelo di Marta e Maria, che ci hanno invitato a sederci ai piedi di Gesù e a servire ogni giorno i poveri e gli infelici. Dopo il pranzo, tutti soddisfatti, sono tornati nelle proprie case con il desiderio di evangelizzare i fratelli vicini e lontani, perché "la fede si fortifica donandola".
P. Marcello Zurlo, sx - Amazzonia.
In Bangladesh, anche p. Antonio Germano nell'acqua alluvionale
Speravo che l’alluvione risparmiasse la nostra zona. Nel nordest del Bangladesh la situazione è catastrofica. Ma proprio a Ferragosto anche da noi la situazione è precipitata. Il fiume Kopotokko è straripato a Tala-Khampur, inondando tutta la zona.
Sono andato a Khampur e ho fatto il giro del villaggio, l’acqua fin sopra le ginocchia; più oltre non ho avuto il coraggio di andare. Non è certo una delizia aggirarsi in quelle acque sporche con i materiali di fogna. Per chi si ferma un giorno, come il sottoscritto, è una cosa; ma per chi vive in una situazione del genere è ben diverso! I saveriani hanno messo subito a disposizione una prima somma, per aiutare le famiglie più danneggiate e bisognose, e provvedere a riso, lenticchie e medicinali. Speriamo in tempi migliori.
Proprio qui, negli anni ’80, p. Pierluigi Lupi aveva dato vita a un'esperienza di avanguardia. Aveva costruito una casa con mura in terra battuta e tetto in lamiera. Condivideva casa e vita con alcuni studenti "fuori-casta". Qui, infatti, vive la più larga concentrazione di "fuori-casta" della zona. Tra quegli studenti sono venute fuori persone impegnate, come Shopon che dirige la Ong "Dalit", il medico Binoy e l'avvocato Topon.
P. Antonio Germano - Bangladesh.