Con S. Conforti per il sogno di Dio
Il primo tesoro che ho trovato nella LT e che mi è utile come missionario in Thailandia è l’importanza della fede. Questo tema appare spesso nel Testamento del Fondatore e un saveriano, secondo Conforti, è prima di tutto un uomo di fede. Lui desidera che il missionario non solo sia riconoscente verso il Signore che lo ha incontrato, amato, chiamato, ma che continuamente chieda questo dono e sia in grado di riceverlo. Conforti parla infatti della fede come di un costante desiderio di “cercare e di fare la volontà di Dio e non la nostra”.
Dal mio arrivo in Thailandia, ho cercato di riscoprire e abbracciare questa comprensione della fede come luce che guida, proprio come Conforti ha fatto durante tutta la sua vita. Qui, ho dovuto affrontare i pregiudizi, la solitudine, il rifiuto, le umiliazioni. Le parole di Conforti (“nel momento dello scoraggiamento cerchiamo ricorso a Dio nella preghiera”) mi hanno guidato e mi hanno richiamato all’importanza e al potere della fede.
Sono convinto che sia stata questa fede ad avermi aiutato a perseverare nella chiamata ricevuta dal Signore. Così, ha un senso la mia presenza qui, nel perdonare, nello scegliere di amare questo popolo, nel vederne la sua bontà, nel sorridere, continuando a sperare.