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''Con i poveri mi sento bene'', P. Tonetto e la camicia nuova

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Le testimonianze giunte da varie persone che hanno conosciuto p. Vincenzo Tonetto sono tante e tutte piene di ammirazione e nostalgia. Qui ne pubblichiamo solo alcuni brevi estratti.

Sempre instancabile

Ogni volta che p. Vincenzo veniva trasferito altrove, la gente insisteva presso il superiore e il vescovo perché potesse rimanere più a lungo con loro; ma alla fine egli era sempre un servo fedele obbediente al vangelo. Così, egli gira qua e là per il Brasile, lavorando in luoghi diversi.

La gente apprezzava molto il suo lavoro, ma vi erano anche dei nemici. Una sera, mentre rientrava dalla visita ai poveri, una banda lo attacca e deruba. Fu una brutta esperienza: volevano rubargli la moto, ma egli reagisce e si prende una pallottola nella gamba. Da qui iniziano i suoi problemi di salute, con vari incidenti in bici e in moto e conseguenti fratture alle gambe... Sapeva che non era invincibile, ma né l'età delle sue ossa né la loro rottura, riuscivano a convincerlo che doveva riposare e rallentare la sua attività. Sembrava instancabile e desiderava tornare e rimanere sempre in Brasile... E così ha fatto! (p. Herondi, sx)


Il berretto in testa

Padre Vincenzo si è sempre distinto per la sua semplicità. Si abbassava al livello dei poveri: vestiva abiti comuni e aveva sempre un berretto in testa. Attraversava le baraccopoli, entrava nelle case dei più poveri e dei più ricchi: in quelle dei poveri per vedere le loro esigenze; in quelle dei ricchi per chiedere aiuti per i poveri.

Una volta, in occasione del suo compleanno, ricevette in dono una bella camicia; era molto contento e ringraziò tantissimo. Poi disse: "Non arrabbiatevi, ma questa camicia è troppo bella per me, la darò a un povero, così avrà anche lui una camicia nuova". Lui si preoccupava di aiutare gli altri dimenticando se stesso. Se aveva dei soldi in tasca per comprarsi le medicine e qualcuno gli chiedeva aiuto, dava a lui i soldi delle sue medicine o comprava quello che gli era stato chiesto, dimenticandosi di tutti i suoi problemi di salute. (Silvania Detoni, Elia Celso)


Se dovessi rinascere...

Tutti rimanevano incantati dal suo stile di rapportarsi con la gente. La sua presenza allegra e la sua disponibilità a incontrare i fratelli bisognosi sono state fondamentali per rafforzare e incoraggiare la fede di questa popolazione.

"Se dovessi rinascere - diceva p. Vincenzo - sarei ancora missionario e saveriano. Bisogna pregare perché Dio mandi nuovi missionari... Passati gli 80 anni, la vita missionaria non è facile. Ringrazio il Signore che mi dà la forza di continuare. Vedrò se venire in Italia per il giubileo sacerdotale: il viaggio è lungo e stancante. Preferisco vivere con questi poveri e qui mi sento bene".



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