Carisma e missione: La meraviglia del quotidiano
"Il Signore non poteva essere più buono con noi!" - Quante volte il beato Guido Conforti ha detto e scritto questa espressione di meraviglia, di lode e di ringraziamento!
Mi è risuonata nella mente e nel cuore nei giorni di fine anno. Mi risuona nella mente e nel cuore all'inizio di questo anno nuovo. È terminato un anno tutto dedicato a ricordare le avventure e soprattutto la spiritualità missionaria del nostro patrono san Francesco Saverio: giubileo, anno di grazia. Ed ecco un altro anno, altri mesi, altri giorni, altre ore da vivere intensamente!
Vi saranno certamente altri momenti significativi, altre commemorazioni e feste, ma la maggior parte saranno giorni comuni, ore... di tutti i giorni! Momenti di vita che diciamo normali, ma che invece sono circostanze in cui dovremmo poter esclamare: "Il Signore non poteva essere più buono con noi!". Ogni fatto può pentare evento e ogni evento può pentare motivo di celebrazione e di lode.
La spiritualità missionaria ha bisogno anche della capacità di stupirci: la capacità di scoprire come è bello vivere; la capacità di assaporare ogni giorno la gioia del sole che nasce, del fiore che si schiude al tepore della primavera, e perfino - perché no? - del movimento caotico di una città fatto di persone, di gente che vive e che comunque si impegna per qualche obiettivo, che cammina e corre per le strade del mondo. Siamo tutti creature, figlie e figli di Dio.
Anche il quotidiano penta dono; il dono penta sorpresa e gioia. Qui in Brasile a Natale abbiamo distribuito giocattoli ai bambini più poveri della nostra parrocchia. Ho osservato che alcuni, dopo aver ammirato il giocattolo, correvano gridando: "Mamma, guarda che bello!". Con sorpresa e con gioia annunciavano il dono e, subito dopo, annunciavano il donatore: "Me lo ha dato il catechista!".
Auguro a tutti l'allegria di risvegliarsi ogni giorno, ringraziando Dio per il dono della vita e per gli altri mille doni che con la vita ci vengono offerti. Desidero per tutti l’esperienza di iniziare le giornate con la voglia irresistibile di parlare dell’Amante, che ci fa dono di un altro giorno.
La felicità di sentirci amati! Conforti scriveva: "Siamo stati creati nell’estasi e nella felicità dell’amore di Dio".
Anche oggi, come ogni giorno, il Signore del cielo e della terra ci crea e ci fa esistere, perché è innamorato di noi. E noi, circondati da tanti segni d’amore, parliamo a tutti di lui, il Signore che continua ad amarci.