P. Luigi nelle braccia di Dio Padre
Domenica 18 dicembre 2016, p. Luigi Menegazzo, nostro superiore generale, è salito al cielo. Ricoverato da un po’ di tempo a Roma, negli ultimi giorni il suo stato di salute si era aggravato. È deceduto per crisi cardio-respiratoria. La sua morte è giunta "come un ladro", perché mai si era spenta la speranza di una sua guarigione. Che il Padre lo accolga tra le sue braccia misericordiose.
Accettiamo nella fede questo "evento" e chiediamo al Signore, per tutta la famiglia saveriana, fortezza e coraggio nell'attraversare questa prova, sapendo che Lui è il Dio con noi. Ci uniamo anche ai familiari di p. Luigi, a cui porgiamo le nostre più sentite condoglianze.
Padre Luigi era nato a Cittadella (PD) il 16 luglio 1952. Alla fine della scuola elementare, nel 1963, entra nell’Istituto dei missionari saveriani a Vicenza. Nella sua domanda, alla fine del ginnasio, dice: “Mi sento tranquillo, poiché non ho altro desiderio se non di seguire Gesù con la vocazione che Egli mi ha dato.
Ho posto tutta la mia fiducia nel Signore e faccio questo passo con tutta serenità, sicuro di non essermi imbrogliato, di non aver imbrogliato i superiori, di non cercare di imbrogliare il Signore”.
Da Cittadella al Giappone
Sarà questo spirito di fede, di sincerità e onestà che lo guiderà durante il cammino della sua vita. Dopo il liceo classico a Tavernerio, la propedeutica e la teologia a Parma, nel 1976 può finalmente coronare il suo sogno di appartenere alla famiglia saveriana, impegnandosi per sempre, come dice lui stesso, “ad accettare l’istituto così com’è, con le sue costituzioni, e a usare dei mezzi che lui stesso mi offre - e non altri - per essere al suo interno un membro attivo, costruttivo, efficace, disponibile”.
Ordinato presbitero nel 1977, continua gli studi a Roma presso l’Università Gregoriana, dove ottiene la licenza in missiologia nel 1980. L’anno successivo parte per il Giappone, sua terra di missione. Richiamato in Italia nel 1989 come insegnante nella teologia di Parma, nel 1994 ritorna in Giappone, dove svolge vari incarichi (parroco, vice regionale e superiore regionale).
Superiore generale dal 2013
Nel Paese del Sol Levante, dove p. Luigi ha speso 16 anni, fedeltà, passione e creatività sono state le caratteristiche della sua attività missionaria, culturalmente vivace e sempre sostenuta da una solida esperienza spirituale. Nel capitolo generale del 2001 è eletto vicario generale e successivamente, nel 2013, superiore generale.
Dopo soli tre anni, il Signore lo ha chiamato a sé. Il desiderio che fin da giovane p. Luigi aveva espresso, di non voler altro che seguire Gesù con la vocazione che Lui gli aveva dato, ha trovato ora il suo compimento.
Potremmo sintetizzare alcuni tratti caratteristici della sua vita: amore autentico per la famiglia saveriana, passione per la comunicazione del vangelo, attenzione e rispetto per le altre religioni e culture, grande sofferenza per le ingiustizie e i conflitti nel mondo che colpiscono senza pietà i più poveri e deboli.
Una prova per la nostra famiglia
Scrive p. Eugenio Pulcini, consigliere generale: “La famiglia saveriana è chiamata ad attraversare una prova di fede e di speranza. Il Signore ci ha visitato. La morte di p. Luigi ci pone nuovamente davanti alla grandezza e alla serietà della vita. Oggi ci ricordiamo che la nostra vita è un dono.
Soprattutto la vita di un missionario che è convinto che c’è tanto per cui vale la pena morire perché c’è moltissimo per cui vale veramente la pena vivere: Cristo e la predicazione del suo vangelo”.