Busto in onore di p. D’Alessandri
La festa in onore di p. Fiore D'Alessandri, autentico uomo della Sabina, ci ha fatto rivivere e attualizzare, in mezzo alla sua gente e nella sua terra d'origine, il grande messaggio umano, cristiano e missionario che lui ha sempre vissuto e annunciato agli altri, vicini e lontani.
Opera d'arte e di fedeltà
Domenica 10 febbraio - tra una folla di amici e simpatizzanti - davanti alla chiesa di S. Maria Assunta in Pontesfondato (Montopoli di Sabina), è stato inaugurato un bel busto bronzeo dello scultore Luigi Verzilli, che lo ritrae con arte e fedeltà.
L'atto pubblico e solenne ha voluto ricordare e prolungare nell'oggi l'azione cristiana di un uomo originario di questa terra, che per 13 anni è stato operatore pastorale nella sua parrocchia natale, e per 26 anni missionario saveriano in Burundi, conosciuto come "il paese delle colline".
Dopo la celebrazione dell'Eucarestia, don Carmelo Cristiano (successore nella guida pastorale di Montopoli) ha scoperto il busto dedicato a padre Fiore, alla presenza del vescovo di Poggio Mirteto mons. Ernesto Mandara e del superiore generale dei saveriani p. Rino Benzoni.
Un evento coinvolgente
La parrocchia di Santa Maria Assunta di Pontesfondato - attualmente guidata da p. Andrea - che aveva già dedicato al missionario saveriano l'oratorio, ha voluto aggiungere un nuovo tassello al mosaico che ricostruisce la figura fisica e morale di questo suo figlio. Padre Fiore era un uomo sabino, cristiano e sacerdote missionario, amato e venerato da tutti.
Così la parrocchia ha voluto ricordarlo e perpetuare il suo ricordo. Il busto è stato collocato ai piedi del campanile. Tanti amici, concittadini e simpatizzanti sono accorsi per ammirarlo e partecipare all'evento assieme all'intera confraternita S. Michele Arcangelo e ai famigliari viventi: i fratelli Luigi e Tommaso e la sorella Quinta.
Anche gli scultori ci hanno raccontato come, nella loro singolare esperienza di produzione dell'opera, hanno gradualmente scoperto e rappresentato il personaggio. In particolare, la signora Giuliana Bucci, presidente di "Mani Aperte - Onlus", il dottor Alvaro Tomassetti, Silvano Giannini e Paolo Paris, oltre ai famigliari di padre Fiore, hanno preparato e animato l'evento in modo davvero coinvolgente.
Padre Fiore, uomo profetico
La cerimonia pubblica è stata però preceduta da una bella celebrazione Eucaristica e da un riuscito omaggio musicale frammisto a testi e interventi di riflessione spirituale. Padre Rino Benzoni, superiore generale dei saveriani, ha fatto riscoprire il dono grande che è stato padre Fiore per la chiesa in Africa. Da questo evento, la terra di Sabina rinvigorisce la propria vitalità apostolica e missionaria, porgendo come esempio e stimolo vivente un uomo singolare e profetico.
Padre Fiore - con povertà di mezzi, ma con il consumarsi generoso della sua vita - possa essere uno dei bei frutti auspicati dal concilio Vaticano II: che le antiche comunità cristiane siano pienamente impegnate nella diffusione della Buona Notizia del Cristo Signore, anche oggi in Africa e nel mondo intero.