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Educare e vivere la pace, Marcia di fine anno a Villacidro

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Don Angelo Pittau ha organizzato a Villacidro una manifestazione di tre giorni per "educare i giovani alla giustizia e alla pace", tema della giornata mondiale della pace. Gli appuntamenti erano tre: la veglia di preghiera, la marcia e la giornata per i giovani. Tutto è iniziato nella sala del Consorzio industriale del Medio Campidano, dove sono stati presentati i dati sulle povertà sociali in Sardegna.

Parole di speranza

La XXV marcia della pace a Villacidro è partita dalla chiesetta di Sant'Ignazio con una preghiera per i giovani, perché non si avviliscano per le avversità della vita. Il corteo era aperto dagli sbandieratori e dagli striscioni di vari gruppi e associazioni, tra cui si notavano "Sardegna solidale", "Fuori la chiave per aprire il futuro", "Rossella Libera" (riferimento alla cooperante rapita in Algeria).

Il serpentone ha fatto sosta davanti allo stabilimento della Keller Elettromeccanica, emblema delle industrie in cassa integrazione del territorio, dove i relatori hanno ricordato la vita difficile dei cassaintegrati. Sulle note della banda musicale, la marcia si è conclusa nel piazzale tra le ciminiere spente degli stabilimenti chiusi della zona industriale di Villacidro.

L'arcivescovo Giovanni Angelo Becciu ha illustrato il tema della giornata mondiale della pace, facendo risuonare parole di speranza. Nello scenario di crisi globale, è stato ricordato anche il ritorno del fenomeno migratorio dalla Sardegna e la presenza di emigrati arrivati dalla Libia e richiedenti asilo.

Per battere la crisi...

Il "ghelu" della sera ci ha invitati a rifugiarci nel vecchio capannone del magazzino Lisa, dove il gruppo musicale Gen Rosso ha scaldato i giovani con i loro ritmi. Le strofe dei canti hanno ripercorso i temi della marcia, da vivere anche nella nostra vita quotidiana.

La marcia della pace ha portato per le strade le parrocchie della diocesi di Ales - Terralba e sacerdoti di altre diocesi, associazioni di volontariato, gruppi ecclesiali e rappresentanti del mondo del lavoro, per superare la povertà che causa l'esclusione sociale e per educare i giovani alla pace in una situazione di crisi mondiale. I saveriani erano presenti con i giovanissimi del ritiro spirituale.

La crisi economica mondiale sta rendendo la situazione dei giovani della Sardegna sempre più difficile e piena di ostacoli. Il 30 dicembre, sempre a Villacidro, nella zona industriale è stata organizzata una giornata di riflessione e di impegno per i giovani sardi. Anche la loro giornata si è conclusa con l'esibizione del complesso Gen rosso, che ha augurato pace e gioia a tutti.



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