Bangladesh: Dio ha imparato la nostra lingua
Dall'Asia, padre Silvano ci fa innamorare della Parola di Dio
Io credo che l'aspirazione alla felicità abbia qualcosa a che fare con la Buona Novellache Dio si ostina a offrire a tutti gli uomini. Il vangelo ci viene offerto come dono inatteso di amicizia pina e di fraternità universale, ma è anche una sfida per ogni uomo a esprimere il meglio di se stesso, pentando buon samaritano degli altri.
Non è un segreto che, a livello mondiale, sia in atto un’astuta operazione di inganno collettivo. Non volendo innalzare il proprio stile di vita al livello delle proposte rivoluzionarie di Cristo, si cerca di abbassarlo al livello dei propri compromessi quotidiani. Un altro segno dell’orgoglio umano, che non vuole accettare un Salvatore?
In Bangladesh i cristiani si stanno impegnando a narrare Gesù Cristo alle proprie sorelle e ai propri fratelli desiderosi di ascoltare la sua Parola di vita. Per questo essi sono riconoscenti a coloro che li hanno aiutati a ristampare la Bibbia in bengalese, di cui in poco tempo sono state vendute più di 6.000 copie.
I cristiani si rendono conto che la loro testimonianza è efficace se non innalzano barriere, ma costruiscono ponti di fraternità tra gli uomini. Perché il cristianesimo non è semplicemente "la religione del Libro". In Cristo, Dio si è fatto Parola vivente di amicizia indirizzata a tutti gli uomini.
Quando si parla di Bibbia non possiamo trattenere la commozione al pensiero che Dio, per parlarci, ha imparato la lingua degli uomini. La parola che Dio ci rivolge ha il potere non solo di illuminare la mente e di riscaldare il cuore, ma anche di operare ciò che dice.
Ecco ora la domanda importante: se Dio ha imparato la lingua degli uomini, come possiamo noi non imparare la lingua di Dio?