Eccomi a scrivere la mia ultima pagina del nostro mensile per Desio. Come sapete, tra qualche giorno sarò dall'altra parte del mondo a continuare il mio lavoro missionario. Voglio darvi il mio saluto, che è un arrivederci, perché probabilmente avremo modo di ritrovarci ancora su queste stesse pagine con racconti dal Giappone.

Accompagno i miei saluti con la presentazione dei nuovi saveriani che arrivano a Desio per prolungare nel tempo la nostra attività missionaria, cominciata tanti anni fa nella "villa Tittoni". Proprio per questo, presento per primo il confratello che in quella "villa" ha maturato la sua vocazione missionaria.

Rizzi: torno dopo 40 anni

Mi è stato chiesto di presentarmi ai lettori di "Missionari Saveriani". Sono p. Giuseppe Rizzi. Torno a Desio dopo 40 anni, avendo vissuto i miei primi anni di formazione missionaria a "villa Tittoni". Poi hanno fatto seguito gli studi teologici a Parma e, dopo l'ordinazione sacerdotale, per grazia di Dio ho potuto vivere la mia vocazione missionaria 5 anni in Burundi e 27 anni in Congo.

I superiori hanno pensato bene che un periodo di riposo in Italia mi sarebbe stato utile, soprattutto dopo i drammatici ultimi dieci anni trascorsi in Congo in una situazione di guerra, la cui soluzione è ancora lontana. Sono arrivato a Desio i primi di agosto e vi rimarrò per un anno circa. Questo "anno sabbatico" mi serve a riprendere le energie fisiche e spirituali per un rinnovato lavoro missionario, ma anche per un'utile presenza e testimonianza missionaria sul territorio brianzolo, in aiuto alla pastorale locale..

Voglio vivere quest'anno in comunione con i miei confratelli della comunità e con voi tutti amici e amiche, che dopo averci accolti in Brianza nel dopoguerra, ci avete sostenuto e incoraggiato, collaborando intensamente alle nostre attività. Perciò, sono certo che mi scorterete fino al mio ritorno in Congo, terra dove mi aspetta sempre la mia nuova famiglia, fatta di confratelli che lavorano e di gente che attende il vangelo, la Parola di speranza nel futuro.

p. Giuseppe Rizzi, sx

Stefano: una nuova avventura

Originario del Friuli, sono stato ordinato sacerdote nel 1998, assieme ad altri 6 giovani, tra cui p. Gargano detto "Giuà", che molti di voi conoscono. Dopo l'ordinazione sono stato inviato nella missione di Luvungi, in Congo. Qui ho lavorato per nove anni, in una situazione di transizione politica con vari problemi socio-culturali, mentre i cristiani hanno continuato a dare una bella testimonianza di vita.

Tornato in Italia nel 2007, sono stato a Salerno dedicandomi all'animazione missionaria. A contatto con i giovani, ho cercato di capire la realtà italiana, ecclesiale e giovanile. Ringrazio il Signore per questa bella opportunità che mi ha dato.

Dall'inizio di settembre sono a Desio per iniziare una nuova avventura insieme a voi. Sarà un anno di scoperte, almeno per me, e penso anche per voi. Sarà un anno di crescita e di rinnovamento, tenendo conto anche delle difficoltà... Infatti, ogni novità mette in discussione le nostre abitudini personali: cercherò di consolidare quelle belle e di cambiare quelle meno chiare. Come in tutte le cose, sarà necessario un "rodaggio", per "addomesticarci" vicendevolmente.

Mi rendo conto che la Brianza è diversa dal Salernitano, sia per il carattere della gente sia per la situazione ecclesiale e socio economica. Questo mi invita a crescere, a cercare un modo diverso di fare animazione; mi invita a guardarmi intorno, ad ascoltare, a capire, guardando la realtà delle nostre diocesi, la situazione missionaria e la sensibilità dei nostri giovani. Tutto questo è un dono di Dio. Non mi resta che cominciare questo cammino, accanto agli altri e insieme a voi.

p. Stefano Della Pietra, sx.