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Racconti Africani. 41. La gola può tradire

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Un giovane abitava in un villaggio, circondato da tre cerchi di boscaglia: il primo di alberi, il secondo di spine e il terzo di alberi da frutto. Suo padre li aveva sempre proibito di avventurarsi troppo lontano. Ma, tentato dai frutti, arrivò al terzo cerchio e vi riempì il suo paniere. Arrivando al secondo cerchio, fu attaccato da un leopardo.

Allora gli gettò il suo paniere di frutti in gola e se la svignò a tutta velocità. Nella sua fuga, passò attraverso il secondo cerchio e fu crudelmente graffiato dalle spine. E nel primo, urtò violentemente contro un albero così da avere in fronte un bernoccolo grosso come un uovo. Arrivato senza fiato a casa, fu obbligato di dire la verità sulla sua fuga. Suo padre, dopo avergli inflitto la punizione che si meritava per la sua disobbedienza, lo fece curare.

Come dice il proverbio: “Anche se sono abituato ai terreni a maggese (cioè lasciati riposare per un anno), ci vado con un po’ di paura”. (puoi essere abituato alla boscaglia, ma sii prudente, perché è piena di spine, di erbe che ti tagliano, di insetti, di serpenti. Quando tu affronti un uditorio, un gruppo difficile, stai attento e prepara bene il tuo intervento. Non rischiare di andare in luoghi proibiti). 



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