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PROVERBI AFRICANI. 26. LA SINCERITA'

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La SINCERITA’ è una virtù molto potente ed importante della vita umana. Non occorre nascondere la verità. Perché finisce con l’uscire fuori. La verità è anche fonte di vita, offre all’uomo la possibilità di attingere alla realtà delle cose, farle sue, inserendole nella propria vita.

E’ meglio dire sempre la verità per meritare la fiducia degli altri, per salvare le vite umane.

Quando l’africano parla di sincerità, intende la pratica della verità concreta, che è diversa dalla verità teoretica scientifica. La menzogna è ripudiata, perché atteggiamento espressivo dell’orgoglio umano. Si mente perché si rifiuta di piegarsi alla verità delle cose, o perché potrebbe avere conseguenze dannose sulla propria vita. Si pensa quindi che una vita nella menzogna sia un inganno alla natura umana, un insulto alla vita, alla società. 

La menzogna è un’illusione dell’essere e nell’essere. Essa non porta l’uomo molto lontano. Ma attenzione: ogni verità non è bene dirla.

E ora via con i proverbi.

Partiamo dai Bayansi del Congo RDC “Si nasconde una malattia, non si nasconde la morte” (ogni verità viene a galla). Ed eccone altri tre che fanno da ritornello. “Non nasconde la nudità all’acqua” (Luluwa,Congo RDC). “Il cadavere non si nasconde davanti a coloro che lo lavano”( Malinkè del Senegal che dicono che non si può nascondere la verità alle persone più intime). E infine, scusate, “Lo stomaco non tiene a lungo l’aria viziata”. E’ il parere dei Bamoun del Cameroun che pensano che si è sempre a disagio finchè non si dichiara la verità che si porta dentro. L’importante è il sapere che la verità vince ogni cosa.

Diceva Gesù che chi lavora per la verità è in comunione con Dio.

E’ quello che vogliono dirci i Tutsi del Burundi “La verità passa attraverso il fuoco del focolaio senza bruciarlo”. La verità, in un modo o in un altro, trionfa sempre e anche se sembri di essere furbo, viene conosciuta, come dicono i Beti del Cameroun “Non si nasconde il cadavere di un elefante sotto le foglie”.

Presto o tardi la verità vince sulla menzogna.

E’ la riflessione dei Lari del Congo RDC, quando dicono “Anche se la menzogna parte presto al mattino e la verità in tarda serata, quest’ultima finisce col raggiungere la prima”. Certo ci sono tanti modi di presentare la verità, perché “le verità sono come le macchie della faraona” (Toucouleur del Senegal).

Ma non bisogna mai avere paura di dire la verità, anche se può far male.

Ce lo consigliano i Mossi del Burkina Faso “Il piccante fa male agli occhi, ma non li fa scoppiare”. Da notare, come ci dicono i Peul del Senegal, che ogni fatto negativo, tenuto nascosto, finisce per scoppiare “Tutto ciò che è marcio, puzzerà”. Lo si vede, quando qualcuno, invece di parlare apertamente, manda lettere anonime, attacca volantini sui muri. Si dimentica che ciò che è nascosto, un giorno, molto presto, verrà alla luce. E questo lo si vede nella vita sociale, quando si consiglia, per certe cose, di trovare altre strade, per trovare delle soluzioni.

E’ vero che sarebbe bene dire la verità in faccia, però bisogna sempre cercare la strada migliore.

“Ogni verità che semina discordia tra parenti è una menzogna; una menzogna che unisce la gente è una verità” (Haoussa del Senegal). Forse non tutti siamo d’accordo. Qualcuno dice che ha voluto dire la verità, ma se poi crea più problemi, qui rimane la domanda: cosa fare?

C’è, infine un altro proverbio che propone un’altra soluzione. Sono i Basonge del Congo RDC che provano a trovare una soluzione

“Ciò che fa scoppiare, alleggerisce”.



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