Skip to main content

Il crocifisso: le braccia distese per accogliere, le mani aperte per dare

Condividi su

Nella proposta “Una per tre con Gesù”, durante il triduo pasquale 2021 (Contemplare, compatire e condividere: una per tre con Gesù (saveriani.it)), in particolare per la riflessione del Venerdì Santo ho fatto leggere la riflessione di San Guido Maria Conforti sul “Crocifisso”. Ecco qui vi riporto la risonanza di Francesca sul Crocifisso contemplato dal nostro fondatore.

**************

La croce di Cristo, le nostri croci; senza quella prima croce il dolore di milioni di uomini non avrebbe un significato. Per quella croce, invece, ogni sofferenza è un invito a unirci a Gesù; ogni dolore è un’occasione per dirgli: “Eccomi, Signore, ho scelto te, voglio seguire te”.

Quale mistero: Gesù condivide con noi la sua croce! Come non abbracciarla, allora, ogni giorno, nei nostri dolori, nel peso e nei doveri delle nostre giornate? La via della croce è via controcorrente. Noi fuggiamo le difficoltà, i pericoli, i dolori. Gesù li prende su di sé, per amore del Padre, per amore di noi.

Quanta libertà occorre per incontrare Gesù, per scoprire e rispondere al suo amore: libertà dai legami e dai condizionamenti umani, libertà da ogni compresso, libertà da sé stessi!

Quanto diversa è la libertà di Gesù! Per amore del Padre e degli uomini, egli si consegna. Non fa ricorso alla spada. Non mente. Si dona. E donandosi vince il male e libera l’uomo, per sempre.

Gesù non pensa a sé, non è chiuso nel proprio dramma: sulla croce le braccia sono distese per accogliere, le mani aperte per dare. Egli offre per noi, per riconciliarci a Dio. L’uomo prendendo divide, Gesù donando, unisce cielo e terra. In Gesù ogni uomo, qualunque sia la sua condizione, trova motivo per sperare nel suo infinito amore.

Non diventiamo come Giuda, tragica figura! Non comprende il disegno salvifico di Dio: è scandalo per lui. Chiuso in sé stesso, nell’arrogante sicurezza delle proprie ragioni, perverte la sua libertà e la perde, per sempre. Non deve essere un incontro mancato, eppure così vicino, l’incontro con noi e Gesù, con la verità.

Il mio incontro con Gesù è avvenuto proprio come Pietro. Elevato ad altissima dignità fallisce clamorosamente, lui che si era dichiarato pronto ad affrontare con Gesù anche la morte! In un amaro pianto svanisce la sicurezza di Pietro. Ma Pietro non cade nel nulla. Dall’abisso dell’amore e della misericordia di Dio egli rinasce: Signore, tu sai tutto; tu sai che ti amo. E con un cuore ormai libero seguirà il suo Signore fino ad offrire, anche io come lui, la vita.

Il sepolcro di Gesù è per me il sigillo sacro della sua via; sigillo dell’amore vero. Quale annientamento, quale abisso di amore! Scelta libera per me, La via della croce, via d’amore: uno nuovo stile di vita; un nuovo stile di ricerca della salvezza, del successo, della felicita; un nuovo stile per risolvere alla radice i grandi problemi dell’umanità.

                                                                                                          Francesca



Logo saveriani
Sito in costruzione

Portale Unico dei Saveriani in Italia

Stiamo finalizando la nuova versione del portale

Saremmo online questa estate!

Ti aspettiamo...

Versione precedente del sito