SOSTEGNO AL TRATTATO SULL’ABOLIZIONE DELLE ARMI NUCLEARI
Il 7 luglio 2017, dopo decenni di lavoro, l’Assemblea dell’Onu a New York ha approvato con 122 voti il Trattato sull’Abolizione delle Armi Nucleari, un Trattato che può davvero trasformare il mondo e renderlo più umano e sicuro.
Prima dell’adozione di questo Trattato, quelle nucleari erano le uniche armi di distruzione di massa non soggette ad un bando categorico nonostante le loro catastrofiche, persistenti, diffuse conseguenze umanitarie. Il nuovo accoro riempie così un rilevante vuoto nella normativa internazionale.
Beatrice Finn, direttrice di ICAN, al conferimento del premio Nobel per la pace 2017 ha rilanciato la proposta: “Noi rappresentiamo la sola scelta razionale. Rappresentiamo quelli che rifiutano di accettare le armi nucleari come ospiti fissi del nostro mondo, quelli che rifiutano di tenere il proprio destino legato a poche righe di un codice di lancio. La nostra è la sola realtà possibile. L’alternativa è impensabile. La storia delle armi nucleari avrà una fine, e dipende da noi quale sarà questa fine. Sarà la fine delle armi nucleari, o sarà la nostra fine? Una di queste cose accadrà.”
Setsuko Thurlow, una Hibakusha sopravvissuta a Hiroshima, ha raccontato la sua esperienza: “Non ci siamo accontentati di essere vittime. Ci siamo alzati. Abbiamo condiviso le nostre storie di sopravvissuti. Abbiamo detto: l’umanità e le armi nucleari non possono coesistere. […] Ogni secondo di ogni giorno, le armi nucleari mettono in pericolo tutti coloro che amiamo e tutto ciò che ci sta a cuore. Non dobbiamo più continuare a tollerare questa follia.”
Papa Francesco ai partecipanti al simposio internazionale “Prospettive per un mondo libero dalle armi nucleari e per un disarmo integrale”, tenutosi in Vaticano nel novembre 2017 alla presenza di 11 Premi Nobel, ha ribadito: “È da condannare con fermezza la minaccia dell’uso di armi nucleari, nonché il loro stesso possesso, proprio perché la loro esistenza è funzionale a una logica di paura che non riguarda solo le parti in conflitto, ma l’intero genere umano. Generano un ingannevole senso di sicurezza e non possono costituire la base della pacifica convivenza fra i membri della famiglia umana, che deve invece ispirarsi ad un’etica di solidarietà.”
Il Trattato entrerà in vigore dopo la ratifica da parte di 50 Stati, quindi noi dell’Associazione Missione Oggi, assumendoci la responsabilità di dare voce alla domanda di pace e di giustizia delle nostre comunità, chiediamo al Governo italiano di rivedere la posizione finora espressa e di ratificare il Trattato sulla Abolizione delle Armi Nucleari dichiarandole illegittimo strumento di guerra (“perché capaci di distruggere il genere umano”) in quanto armi criminali per distruzione indiscriminata di civili, donne e bambini per lunghi anni.
Noi condividiamo questo obiettivo e ci impegniamo per un mondo di pace, per diffondere nei nostri territori un’etica di fraternità e un clima di serena convivenza tra i popoli.
