Voi e noi una grande famiglia
Ho scritto questo articolo nell’ultimo giorno del 2016, quando si innalza il canto del Te Deum per l’anno trascorso e ci si prepara all’anno nuovo. Da quando sono arrivato a Tavernerio ho il compito di tenere i contatti e di ringraziare i benefattori e gli abbonati al mensile “Missionari Saveriani”.
Da sempre, con scadenza mensile, preparo un breve testo che utilizzo per ringraziare chi, con grande generosità, sostiene le nostre attività missionarie. Il mio intento è far sì che tutti gli abbonati si sentano parte della nostra famiglia. Lo faccio raccontando alcuni avvenimenti significativi di vita saveriana.
Con l’aiuto di papa Francesco
In questi giorni sono andato a rileggere i testi preparati nel 2016, accorgendomi con piacere di essere ricorso ogni mese a un breve pensiero di papa Francesco, solitamente tratto dalle sue omelie in Santa Marta. Ad esempio, per Pasqua mi aveva particolarmente colpito la riflessione dedicata alla speranza che sgorga dalla risurrezione di Gesù: “Vorrei che giungesse a tutti i cuori, perché è lì che Dio semina questa Buona Notizia.
Gesù è Risorto, c’è speranza per te, non sei più sotto il dominio del peccato, del male! Ha vinto l’amore, ha vinto la misericordia”.
Mentre al termine delle vacanze estive, dopo l’inizio del grave terremoto che ha colpito il Centro Italia, con papa Francesco e per l’intercessione di san Guido Conforti, invitavo tutti a pregare e ad essere vicini alle popolazioni colpite: “Alle care popolazioni colpite dal terremoto ripeto: la chiesa condivide la vostra sofferenza e le vostre preoccupazioni”.
Il ricordo di chi non c’è più
Rileggendo i testi preparati lungo l’anno, mi sono reso conto di aver invitato i nostri abbonati a pregare per la nostra famiglia di fronte ad alcuni lutti improvvisi, tragici e, per molti aspetti, a noi vicini; così pure, di fronte alla malattia del superiore generale, p. Luigi Menegazzo.
Come dimenticare la triste notizia della morte di p. Carlo Girola, in Camerun, avvenuta a fine ottobre! P. Carlo, comasco, era molto conosciuto in diocesi e la sua morte ci ha lasciato sgomenti. Così scrivevo:
“Preghiamo il Signore perché, oltre ai suoi cari, benedica tutti noi e, in particolare, i familiari dei suoi compagni di viaggio morti in questo tragico incidente”.
A inizio dicembre, di fronte al persistere della malattia che aveva colpito il superiore generale, chiedevo ai nostri abbonati di pregare per lui:
“Nella nostra preghiera di Natale ricordiamo in modo speciale p. Luigi Menegazzo, da alcuni mesi alle prese con problemi di salute perché possa ristabilirsi presto”.
Con fede e speranza
Con la morte del Padre Luigi, il Signore aveva però disposto diversamente, chiedendo alla nostra famiglia un di più di fede e di abbandono: “Carissimi, con molto dolore vi informo che domenica 18 dicembre 2016 è morto il nostro superiore generale p. Luigi Menegazzo. Insieme, preghiamo il Signore perché accolga p. Luigi nel Regno di Dio, da lui servito con generosità e amore”.
Per poi continuare: “In questo momento di ulteriore prova, di fronte alla morte del caro padre Luigi e alla recente morte di diversi confratelli nel pieno delle loro forze, chiediamo al Signore di aiutarci a ‘leggere’ e vivere questi avvenimenti con fede e speranza.”
Il fondatore san Guido Conforti poneva l’accento sullo “spirito di amore intenso per la famiglia saveriana”.
Una famiglia che, attraverso il racconto e la condivisione di avvenimenti gioiosi e a volte tristi, sentiamo estesa e costituita da tutti voi amici, benefattori e abbonati.