Vogliamo il mondo in tv
Dai telegiornali, una migliore informazione
"Notizie, non gossip” - Su proposta di p. Nicola Colasuonno, direttore della rivista saveriana “Missione Oggi”, la Fesmi lancia questo “editoriale comune”, che volentieri ospitiamo. La Fesmi, Federazione della stampa missionaria italiana, riunisce 38 “testate”, tra riviste, periodici e agenzie di informazione. Vi aderisce anche il nostro mensile. Siamo certi che la richiesta di avere più qualità di informazione nei nostri telegiornali sia un'esigenza sentita da tanti lettori e lettrici di “Missionari Saveriani”.
Per i mezzi di informazione di casa nostra , molte situazioni che riguardano le popolazioni d'Africa, Asia e America Latina semplicemente non esistono.
Se ne accorgono i missionari e i volontari che tornano in Italia; ed è una delle esperienze più amare che tocca loro in sorte.
È un'affermazione pesante, ce ne rendiamo conto. Ma da tempo noi, che lavoriamo nella redazione delle riviste missionarie d'Italia, constatiamo l'indifferenza dei telegiornali verso fatti e problemi che toccano una vasta fetta dell'umanità. Ne siamo sconcertati e indignati.
Come missionari e come persone impegnate nel mondo dell'informazione, ogni giorno siamo a contatto con la povertà, le carestie, le violazioni dei diritti di molte popolazioni del pianeta. Conosciamo anche i loro sforzi per sopravvivere con dignità, far fronte ai grandi problemi e conservare i valori fondamentali della vita. Guardando i telegiornali, però, è come se tutto questo non contasse. Quello che ci viene raccontato e mostrato è un altro mondo. Una parte consistente dei notiziari è occupato dal mondo dei batti-becchi, del rotocalco e così via.
Siamo convinti che l'informazione - un'informazione corretta e dignitosa - è il primo passo per una solidarietà autentica. Perciò chiediamo a quanti fanno informazione in Italia, ai diversi livelli, un salto di qualità, che ci aiuti a conoscere cosa succede nel mondo.
Nel suo messaggio di fine anno, il presidente della repubblica Carlo A. Ciampi ha richiamato la centralità di un'informazione a servizio della gente, che abbia per pilastri “pluralismo e imparzialità, diretti alla formazione di un'opinione pubblica critica e consapevole, in grado di esercitare responsabilmente i diritti della cittadinanza democratica " .
Ci rivolgiamo in particolare a quanti fanno informazione televisiva, e specialmente ai canali della Rai. Come utenti del servizio pubblico - per il quale paghiamo il canone - crediamo sia nostro diritto esigere un'informazione aperta al mondo, un'informazione di qualità e in un orario accessibile a tutti.
È troppo chiedere “più notizie e meno gossip”?
Attualmente la Rai non dispone di un corrispondente fisso in ogni continente: colmare questa lacuna ci pare un passo nella direzione giusta.
C'è chi sostiene che i telespettatori non siano interessati a conoscere le notizie dal mondo. La nostra esperienza dice il contrario: molti italiani - e tutti coloro che seguono il mondo missionario - condividono l'indignazione di cui ci siamo fatti portavoce. E sarebbero ben felici di avere un'informazione di qualità, che risponda alle loro aspettative.
- Federazione della stampa missionaria italiana.