Vivere la GMG senza… ''viverla''
I giovani di Taranto a Madrid si raccontano.
di: Ragazzi "Arcobaleno nel cuore".
Non esiste maniera più grande per esprimere l'amore per chi ci è accanto se non sacrificandoci per lui, proprio come Cristo sulla croce ci ripete continuamente. Questo è successo anche a noi: un gruppo di dieci giovani partiti dall'opera "Gesù Divin Lavoratore" di Taranto, desiderosi di condividere con altri giovani l'incontro con il Papa.
Tutti insieme... con Imma
Noi avevamo un motivo in più per essere a Madrid: consentire a una persona speciale, Imma, di vivere questa esperienza che l'avrebbe fatta sentire un po' più uguale a tutti gli altri. Imma è una giovane in carrozzina, con difficoltà motorie: ha bisogno di assistenza e di accompagnamento per spostarsi e per tutto quello che deve fare.
A Madrid ogni cosa sembrava essere un ostacolo: una scala mobile nella metropolitana, la mancanza di letti comodi e il difficile adattamento sui materassini a terra, il caldo soffocante, i lunghi percorsi, la folla lungo le vie. Ma eravamo insieme sempre, in ogni circostanza. E mentre uno sembrava cedere alla stanchezza, l'altro impugnava la carrozzina e continuava il cammino.
Un pianto collettivo
Arrivati a "Cuatro Vientos" la mattina di sabato 20 agosto, la situazione ci è subito sembrata difficile: una marea di gente si immetteva nei diversi settori, mentre un caldo sole ci accoglieva sulla spianata della veglia. Poco dopo esserci sistemati, Imma ha iniziato ad avere le prime difficoltà. Con un filo di voce, ci ha detto: "non mi sto sentendo bene". Abbiamo aspettato un po', cercato riparo all'ombra ma, poco dopo, abbiamo capito che la nostra GMG poteva considerarsi conclusa. Imma continuava a non stare bene; dovevamo rientrare.
Nel nostro cuore un solo pensiero: stare insieme, come lo eravamo stati fino a quel momento. Così abbiamo detto a Imma che avremmo seguito la veglia nella struttura che ci ospitava. Allora Imma ha iniziato a piangere, e noi insieme a lei: Dio ci regalava un momento dal valore inestimabile.
"Grazie per il vostro sacrificio"
Più tardi, quando in televisione abbiamo seguito la veglia con il Papa, ci siamo resi conto che niente accade per caso. Un violento temporale si è abbattuto sull'immensa folla di giovani. Come avremmo potuto ripararci dal temporale? Come avremmo potuto portare al riparo Imma in carrozzina? Qualcuno aveva deciso per noi. Nelle parole del Papa abbiamo rivisto un pezzo della nostra avventura, una piccola immagine del nostro volontario sacrificio: "Grazie per il vostro sacrificio. Il Signore vede tutto questo. Affidatelo alle sue mani".
Lì c'eravamo anche noi: nell'apparente rinuncia a quell'incontro all'aperto, abbiamo potuto toccare con mano la nostra fragilità; ma abbiamo ugualmente potuto raggiungere Colui che sulla croce l'ha superata e vinta per sempre.