Padre Pietanza dal Bangladesh
Il fotografo Giovanni Diffidenti e l'animatrice culturale Laura Morelli, di Ghisalba (Bergamo), sono con noi in Bangladesh dalla fine di dicembre 2009. Hanno raccolto le storie, i volti e gli oggetti e hanno preparato una mostra sui "rishi", i fuori-casta intoccabili con cui noi saveriani, da molti anni, condividiamo sofferenze e aspirazioni. La mostra è stata allestita a fine maggio nella capitale, alla "Shilpokola Accademy" - la prestigiosa "Accademia nazionale delle Arti" di Dhaka.
Scopo della mostra è unico, a due sensi: far prendere coscienza ai "rishi" della propria situazione, e a tutti gli "altri" della secolare discriminazione che la società impone su coloro che ancora chiama "intoccabili". Sono davvero "gli ultimi della terra", e perciò i prediletti da Dio.
"Dentro la gabbia uno sconosciuto", questo è il titolo della mostra. Infatti i visitatori - parlamentari e professori universitari compresi - dovranno entrare in una bella gabbia e da lì ascoltare le voci, leggere le scritte, osservare i volti di coloro che sono costretti a vivere... in gabbia per tutta la vita.
A metà marzo sono stato impegnato con l'ambasciatore d'Italia, signora Itala Occhi, venuta a inaugurare il nuovo ostello per ragazzi nella missione di Borodol. È stato per me un piacevole dovere accompagnarla nel viaggio. L'ostello, costruito accanto alla casa dei missionari, è stato finanziato dalla Cooperazione italiana. Sulla via del ritorno ci siamo fermati a Satkhira, dove abbiamo incontrato p. Alfonso Oprandi e p. Enzo Valoti, che cadendo dalla moto ha rotto un legamento al ginocchio. Va ancora in giro con le stampelle, ma speriamo che si rimetta bene e presto.
p. Mimmo Pietanza, sx - Bangladesh.