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Giovani congolesi a Madrid

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Quattro giovani congolesi, tra cui un sacerdote, hanno partecipato alla Giornata missionaria mondiale a Madrid, che si è svolta in agosto. Il loro viaggio è stato "sponsorizzato" dalla diocesi di Salerno. Abbiamo chiesto loro come giudicano l'esperienza vissuta.

La vita costruita su Cristo

Don Andrè Bashige dice: "Sono sacerdote da due anni nella parrocchia di Kamituga, diocesi di Uvira, ed è stata la mia prima esperienza a una Gmg. Siamo stati contenti per l'accoglienza e il calore dei nostri fratelli italiani, accompagnati da don Antonio di Salerno. Anche gli spagnoli ci hanno fatto sentire bene. A Madrid sono stato colpito dalla preghiera, dalla catechesi dei vescovi che hanno parlato di integralità e fede e dalla visita dei luoghi storici. La veglia con il Papa e la Messa della domenica sono stati due giorni forti. Il Papa ha chiesto ai giovani di essere alla sequela di Cristo, per lottare contro tutto ciò che fa loro male".

Charles Lutembo Byaombe della parrocchia di Kamituga racconta: "Ho sentito che la chiesa ha bisogno dei giovani per un nuovo slancio. Il Papa ci ha invitato a cambiare i nostri comportamenti per meglio seguire Cristo nella nostra vita. I giovani sono la luce e la speranza del mondo di domani, devono prendere Cristo come guida, come roccia su cui costruire la loro vita. Per finire, ho visto la Gmg come luogo di comunione fraterna, di coabitazione pacifica e di preghiera".

Quando una Gmg in Africa?

Richard Mulond Itongwa della parrocchia di Kamituga svela un retroscena: "Partendo dal mio paese insieme ad altri giovani siamo stati assaliti dai banditi che ci hanno rubato tutto. Nonostante questo, abbiamo proseguito il viaggio per Madrid con i giovani di Salerno. A Madrid ci sono stati diversi momenti di preghiera, catechesi e visite alla città. Di sera ci si incontrava con gli altri giovani. Nella Messa il Papa ha invitato i giovani a vivere nella fede, a riconoscere Gesù nella loro vita perché la chiesa è viva e giovane".

Muganza Kibasomba Badedeux della parrocchia di Kitutu, racconta: "Ringrazio Dio per aver potuto incontrare il Papa, per aver pregato con lui, per aver seguito la via crucis e partecipato alla Messa. Ci ha detto che tutti i giovani del mondo devono vivere nell'amore. Molte cose mi sono piaciute: catechesi, cibo, canti e discorsi con molte altre persone, anche se non sempre ci si capiva con la lingua. Sarebbe bello che una prossima Gmg si facesse in Africa. Ringrazio tutti quelli che ci hanno aiutato a realizzare questo sogno".

"Quanta confusione in chiesa!"

Kelly Grace Mulinganya, della parrocchia di Nguba a Bukavu, è entrata un po' più nel dettaglio: "Sono rimasta molto impressionata, anzitutto, dalla scoperta dell'Europa; dai libri e dai film sono passata a vedere la realtà, sia nelle costruzioni architettoniche, che nelle tradizioni e culture diverse. Ho visto i giovani che sono molto rumorosi e pieni di idee e anziani che si relazionano facilmente ai giovani che li sostengono nelle loro attività.

Con la Gmg ho scoperto, in particolare, la Spagna, di cui ricorderò sempre la vivacità dei giovani e l'apertura dei sacerdoti verso di loro. Ho imparato a vivere in un particolare stile di vita cristiana. In chiesa, però, si faceva un po' troppa confusione che mi ha lasciata molto perplessa. Forse era solo l'impressione, perché nel viaggio di ritorno i giovani dicevano delle cose importanti, riportando alcuni punti chiave della Gmg.

L'incontro con il Papa mi ha scaldato il cuore. Ci ha detto di radicarci nel Cristo Gesù, seguendo l'esempio di Maria e lavorando nella chiesa che è giovane e viva".

I giovani congolesi ringraziano di cuore la diocesi di Salerno che ha regalato loro questa occasione forse irripetibile.



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