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Vi racconto che anch’io… ''Così ho aperto il mio cuore a Dio''

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Il Signore continua a chiamare chi vuole, quando e come vuole. Ne sono certa, semplicemente guardando alla mia vita. Sono missionaria saveriana in Thailandia da tre anni, ma ieri ero la classica giovane lontana dalla chiesa, studente di economia, con sogni di carriera in marketing internazionale.

Abbandonata la fede già nell'adolescenza, era comunque rimasta in me una ricerca di verità. Continuavo a domandarmi che senso avesse la vita e quello che il mondo mi proponeva: famiglia, affetti, studio, viaggi...

Entusiasmo e voglia di dare

La prima molla è scattata dopo un litigio con un amico. Dalla rabbia di un torto subito, ho capito che anch'io avrei potuto fare altrettanto, che l'amore umano è limitato, e che solo Dio ama in modo assoluto e infinito. Così ho iniziato a cercare il Signore per imparare ad amare. Ho ripreso a frequentare la Messa, dopo otto anni di assenza, per ascoltare il vangelo e capire da Cristo come amare di più. La testimonianza fedele e paziente dei miei genitori ha avuto la sua parte, nella speranza che io potessi capire la profondità della vita in Cristo.

Ho trovato una comunità accogliente che mi ha guidata nei primi passi di ritorno alla fede. Mi sono trovata in breve tempo a far parte del coro e del gruppo missionario. Come tanti altri giovani, sentivo entusiasmo e tanta voglia di dare, correndo però il rischio di non riflettere su me stessa e su Dio. Durante un ritiro di preghiera ho capito chiaramente che non avevo niente da aggiungere alla mia vita, che era ben programmata anche nei valori da vivere. Dovevo, invece, consegnarla.

Lasciarsi guidare da Dio

Capii che il Signore mi amava tanto da fidarsi di me. La missione non era fare qualche cosa per qualcuno lontano e povero, ma testimoniare quest'amore infinito di Dio, che ho toccato con mano nella mia vita. Per me è stato subito chiaro che la missione era andare dove meno c'era stato l'annuncio di Cristo, in un paese lontano, a un cuore chiuso a Cristo. Non so perché il Signore mi abbia scelto, dandomi questa grande grazia. La mia vita si è trasformata in un bene che desidererei donare a tutti, in una responsabilità che non mi fa tacere.

A volte però mi sembra che si cerchi di rendere facile la proposta missionaria vocazionale, offrendo esperienze missionarie a breve termine, senza toccare in profondità le persone. Anche per queste esperienze ci vuole una buona preparazione. Quando ti consacri a Dio e vai in missione per starci a tempo indeterminato, consegni la tua vita con la sola sicurezza che Dio provvederà. Credo che questa sia la base di ogni vocazione: lasciarsi guidare da Lui. Così si realizza la nostra vera libertà.

Una vita verso la pienezza

A volte la proposta missionaria è troppo impregnata di attività caritative e sociali, di emergenze sanitarie e umanitarie. Anche per queste esperienze ci vogliono buone basi di preparazione.

Mi sono laureata in Economia con una tesi sullo sviluppo economico. L'impegno caritativo e sociale è sempre stato un punto forte della mia vita; ma la missione non è principalmente questo. Il missionario che ritorna in patria racconta spesso le attività che svolge in missione, la carità verso i poveri... Ma è sottinteso che tutto è espressione di una vita consegnata a Dio. A volte si rischia di presentare la missione solo in questa forma più chiara, tralasciando che essa è anzitutto sequela di Cristo con una disponibilità a 360 gradi.

La vocazione missionaria è come entrare in una dimensione di vita nuova, dove sei e rimani straniero nel paese di destinazione, e poi lo diventi anche nel tuo paese di origine. Però, sempre più ti senti a casa in Dio, dove tutto acquista senso. La distanza dagli affetti più cari e dalla propria cultura, la fatica di accogliere il nuovo e il diverso, le difficoltà di collaborazione sfociano nella gioia di un cammino di incarnazione e di conversione con i fratelli e le sorelle con cui si vive.

Per me, essere missionaria è vivere una vita verso la pienezza. Viverla, non subirla; sceglierla ogni giorno e ringraziare il Signore di avermela data.



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