Veglia missionaria e mostra
Sabato 19 ottobre, nella chiesa dei Cappuccini a Mestre, si è svolta la consueta Veglia missionaria in preparazione alla Giornata missionaria mondiale di domenica 20. Il tema dell’ottobre missionario straordinario “Battezzati e inviati” è stato il filo conduttore. Erano presenti una settantina di persone (laici, suore e sacerdoti).
Presieduta da don Paolo, direttore del Centro missionario di Venezia, la veglia ha visto cinque persone accendere i ceri in rappresentanza dei 5 continenti. Poi, è seguita l’invocazione allo Spirito Santo, vero protagonista della missione. La prima parte della veglia è stata dedicata ai “battezzati”. La Parola di Dio (Atti 10,34-43) ci ha ricordato il nostro battesimo, a cui è seguita la professione di fede e il segno della croce con l’acqua benedetta. Nella seconda parte, sempre la Parola di Dio (Atti 10,44-48) ha introdotto la testimonianza di suor Tullia, delle suore del Caburlotto, per 26 anni nelle Filippine e ancora giovane nello spirito. Ci ha detto che si sente missionaria da sempre. Insieme alle sue consorelle, cerca di condividere quello che hanno con chi non ha niente. Dall’ascolto dei bisogni della gente, hanno cominciato a lavorare nel campo dell’istruzione e della formazione. Il ritornello è sempre attenzione, ascolto e condivisione per dare una luce nuova a chi vive nel buio.
È poi seguita la riflessione di don Paolo. Ci ha ricordato che il senso della testimonianza nasce dalla Parola di Dio che cambia la vita di una persona. L’annuncio di Gesù si fa concreto attraverso l’amore. Il vangelo ci chiede di farci carico dei problemi delle persone. Non dobbiamo selezionarle, tutti sono importanti.
Infine, spazio alla preghiera e al mandato missionario, con la consegna di un piccolo crocefisso, per farlo diventare il programma di vita di ogni persona e cristiano.
Sempre a Mestre, dal 19 al 27 ottobre, era allestita la mostra fotografica “Minerali clandestini”, a cura dall’associazione “Volontari Terzomondo Magis”. La mostra illustrava la filiera di minerali come coltan, oro, uranio dall’Africa fino ai nostri prodotti hi-tech. È una filiera che passa attraverso la corruzione dei governi dei paesi d’estrazione, uno tra tutti il Congo RD, con tante guerre e conflitti. I minerali sono scambiati con armi. C’è anche lo sfruttamento dei minatori, molti dei quali bambini. La mostra è stata visitata da tutte le classi del liceo Stefanini (dove è rimasta qualche giorno) e ha visto l’impegno dei molti docenti, che hanno preparato i ragazzi. Il 24 è stata esposta in via Poerio nell’ambito della manifestazione “Le Città in festa” e ha riscosso successo. Essendo composta da pannelli calpestabili, ha dato modo a molte persone inconsapevoli di “inciamparci sopra”. Dal 25 al 27 era nella sede dell’associazione VTM Magis. Nel pomeriggio del 25 c’è stata una conferenza sull’impegno dei giovani nelle missioni del Sud del Mondo.