Una Fraternità… missionaria
Da sempre i laici saveriani si sono interrogati su come si possa vivere compiutamente la missione nella vita consueta in Italia. E non dobbiamo nascondere che gli impegni della famiglia, del lavoro, della vita di tutti i giorni a volte rendono difficile essere fedeli alla chiamata. Nella Fraternità missionaria, nata ormai da 16 anni a Parma, si è cercato, con tante difficoltà ed errori, di concretizzare alcuni degli aspetti peculiari della missione: testimoniare, nella propria realtà, la possibilità di essere fratelli, di “fare del mondo una sola famiglia”. E questo prima di tutto con coloro che hanno scelto di vivere insieme e che, a volte, ci creano maggiori difficoltà. Ma lo si fa anche partecipando alla vita di quanti fanno fatica: mamme con bimbi piccoli, rifugiati, situazioni di disagio, fuga da situazioni insostenibili.
Non siamo separati dal mondo “normale”: abbiamo un lavoro, impegni di famiglia, nipoti da accudire, amici da frequentare, attività di volontariato che ciascuno si è scelto. Ma, in tutto questo, cerchiamo di farci prossimi ai non apprezzati dalla nostra società, riconoscendo in loro una speranza anche per noi.
In questi anni, sono state accolte in Fraternità una ventina di persone, alle quali è stato offerto un momento di sollievo, prima di riprendere il proprio cammino. Qualcuno si è fermato solo per qualche mese, altri per tempi più lunghi, ma sempre con l'obiettivo di raggiungere la propria autonomia, nel rispetto delle aspettative e delle speranze di ciascuno.
Molti di coloro che sono stati con noi erano e sono di religione mussulmana e questo ci ha permesso una vicinanza e una condivisione davvero utili. Abbiamo constatato che fra persone che credono ci si può sempre capire. Certo, non abbiamo parlato di Teologia o di confronto fra religioni, ma abbiamo condiviso un'amicizia, nel rispetto e nell'accoglienza reciproca. Ciò ci ha permesso di abbattere tanti pregiudizi reciproci.
Ringraziamo davvero i missionari Saveriani che ci hanno messo a disposizione questa casa e che, nella cappellina, cuore della struttura, vengono spesso ad aiutarci a pregare, aspetto fondamentale di tutte le missioni, anche della nostra.