Una famiglia aperta
Angela Bertelli a Venezia
Ricordate Federica Zanardo e Cristiano Cosma? Abbiamo parlato di loro a marzo 2005. A fine dicembre del 2004, infatti, i due giovani erano in Thailandia per dare una mano a p. Adriano Pelusin. Lì avevano conosciuto Angela Bertelli, missionaria saveriana e fisioterapista, impegnata nella riabilitazione di bambini disabili, accolti nelle “case famiglia”, dirette da p. Adriano. Il 26 dicembre arrivò improvviso lo tsunami, che fece aumentare a dismisura l’emergenza bambini.
Regali per l’umanità
Tornati in Italia, Cristiano e Federica hanno proposto a mons. Dino Pistolato, direttore della Caritas veneziana, la costruzione a Bangkok della “casa degli angeli”, sotto la direzione di p. Adriano e suor Angela. Il progetto è in via di attuazione, con l’approvazione delle autorità religiose e civili.
Intanto, il 4 giugno scorso, Federica e Cristiano si sono sposati. È stata una festa multicolore, come si addice a una famiglia aperta ai valori dell’umanità. I regali ricevuti sono poi arrivati in Asia, in America e in Africa, dove Federica e Cristiano sostengono vari progetti, con l’aiuto di amici e gruppi parrocchiali. Il regalo più grande è stata suor Angela, arrivata due giorni prima dalla Thailandia.
Per suor Angela quella è stata l’occasione per incontrare mons. Dino e informarlo sullo stato dei lavori per la “casa degli angeli”. Ha potuto incontrare anche il patriarca di Venezia, quando è venuta a dare la sua testimonianza al nostro gruppo di preghiera del terzo giovedì del mese.
Pane buono per chi ha fame
Dopo la Messa, celebrata da mons. Dino, che festeggiava 25 anni di sacerdozio, suor Angela ha spiegato che la chiesa tailandese sta celebrando l’anno missionario. “Si concluderà in ottobre a Chiang Mai, con il congresso missionario asiatico, al quale parteciperanno i rappresentanti di 23 Paesi”. Il tema del congresso è, “Andate e raccontate Cristo alla gente dell’Asia di oggi”. Nel piano pastorale della chiesa per questo decennio, una caratteristica importante è l’evangelizzazione attraverso la carità, cioè attraverso gesti che manifestano l’amore di Dio per l’uomo.
Ma come raccontare questo Amore, in modo credibile e verificabile nella vita di coloro che in Asia neppure conoscono il nome del Signore? Risponde suor Angela: “Il modo migliore è certamente quello di offrire noi stessi per essere il segno di Dio per le persone che incontriamo, per essere il pane buono a disposizione di chi ha fame di Dio”.