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Un ricordo di p. Sergio Favarin, L’ultima lettera...

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Padre Sergio Favarin, di Lovari di S. Martino di Lupari (PD), nella diocesi di Treviso, ci ha lasciato il 12 giugno. Aveva 66 anni, di cui quasi 30 passati nella missione in Africa. È stato studente a Zelarino tra il 1961 e il 1963.

I quattordici mesi di malattia con le dolorose cure di chemioterapia non hanno turbato la sua serenità interiore né gli hanno tolto l'accattivante sorriso. Per lui il vangelo è stata una "buona notizia" anzitutto da vivere e poi da comunicare agli altri con gioia e con ogni mezzo possibile. La sua lettera con gli auguri di Pasqua è un po' un testamento e un po' un impegno per continuare a lavorare insieme per il regno di Dio.

Nel ricordarlo ci sembra opportuno pubblicare quella lettera.

La sua lettera di Pasqua: "Il miracolo già ottenuto"

Caro p. Franco, grazie della tua amicizia e delle tue preghiere: le metto tutte nella mia "valigetta da viaggio", come il pellegrino che percorre un sentiero di montagna che a volte è facile e a volte scabroso! In ogni caso non siamo soli, siamo tutti in buona compagnia... come i discepoli di Emmaus. Seguiamo il Cristo vincitore di ogni male. Il suo passaggio sia anche il nostro passaggio!

"Grazie", è la parola più ripetuta in questo anno di prova. Grazie a Dio e ai suoi santi, che mi accompagnano nella lotta tra me e "mia sorella malattia"!

Grazie a voi, confratelli, famigliari, amici, medici e infermieri, che con il vostro affetto, le parole e le visite collaborate alla mia serenità! Questo è un miracolo già ottenuto!

Mi sembra che la prova abbia accelerato in me un cammino di fede, durante il quale ho scoperto per esperienza la vicinanza di Dio che è Padre, che mi ha amato permettendo che suo Figlio passasse per prove ben più grandi delle mie. È un Padre che conosce, prima che io lo esprima, il grande desiderio che ho di guarire per servirlo ancora in missione!

Le vostre parole, i vostri messaggi e le lettere mi fanno capire che la mia prova ha suscitato anche in voi una fede più grande in Dio e la vostra preghiera si è fatta più vera e urgente presso di lui! Questo anno non è stato inutile: sono sempre "missionario", ma in altro modo!

Camminiamo insieme nella fiducia in Dio, pregando e sperando! Lui è Padre: vede e provvederà...

Tra qualche giorno "compio un anno" dal mio arrivo in Italia per le cure. Sembra poco, sembra tanto, ma è stato "bello e fecondo"! Spero di avere l'occasione di rivedervi per lodare Dio insieme...

E sarà una grande gioia! Vostro, p. Sergio Favarin, sx.



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