Un'iniziativa più che buona, Giornata della notizia missionaria
Ricevo una lettera con una richiesta urgente e... insolita: "Il gruppo missionario della mia parrocchia vuole proporre alla comunità cristiana una giornata di informazione e di riflessione sulla stampa missionaria, conoscendo il grande contributo che questa dà al valore evangelico della missionarietà. Perciò chiedo di fornirci di varie copie delle vostre riviste, da presentare e distribuire alle famiglie e ai giovani. Grazie". La lettera è firmata dal parroco di "San Giuseppe" in Vicenza, don Ferdinando.
In piena sintonia, sono rimasto sorpreso ed emozionato dalla richiesta.
La stampa missionaria esiste ed è un "valore aggiunto" all'interno del fenomeno dell'informazione. Noi ci crediamo e vi dedichiamo tutte le nostre modeste energie. Ma di fronte alla nostra "fatica" per un'informazione verace e planetaria, a volte ci domandiamo: "Ci leggono? Ci conoscono?".
Nell'inviare le nostre riviste - "Missionari Saveriani", "Missione Oggi", "Cem Mondialità", "Missione Giovani" -, ho chiesto al gruppo missionario di farmi sapere com'è andata, cosa hanno fatto, come ha reagito la gente... Praticamente, durante tutta la "giornata della notizia missionaria", un bel gruppo di volontari è rimasto a disposizione della gente per parlare e conoscere i loro interessi, presentare le riviste e farne omaggio, invitandole ad abbonarsi. Ognuno ha avuto modo di vedere e prendere in mano, sfogliare con calma e scoprire la quantità e la serietà delle informazioni pubblicate.
Come e perché leggere? Presentando alcuni temi importanti trattati dalle riviste, nelle omelie della Messa il sacerdote ha insistito sull'importanza di informarsi: "Conoscere è il primo passo per sapersi orientare nella nostra società che è in continuo movimento. La stampa missionaria è una voce alternativa. Racconta ciò che gli altri non raccontano; offre quel punto di vista che ci aiuta a capire meglio e a fare le scelte giuste".
"Abbiamo avuto la conferma - scrive la presidente del gruppo missionario - che solo pochi dei nostri parrocchiani conoscono le riviste missionarie e comunque, ne hanno una conoscenza limitata. Con questa iniziativa, li abbiamo aiutati a riflettere sull'importanza di conoscere le realtà del mondo dal punto di vista evangelico, per la loro formazione e crescita rispetto alle responsabilità che ogni cristiano ha verso l'umanità intera. Pensiamo che sia stata una buona iniziativa".
Più che buona! Ottima, direi! Perché non ripeterla in ogni parrocchia, almeno una volta l'anno?