Kivu: chi ha accolto il vangelo, lo annuncia
Tema = Bukavu: Cent'anni di Vangelo, e la Pace?
Così è iniziata una missione: con la morte del missionario pioniere, che è diventato "la prima pietra" della chiesa cattolica in Kivu, ad est della grande nazione oggi denominata "Repubblica democratica del Congo": 60 milioni di abitanti sparsi su oltre 2.3 milioni di chilometri quadrati. Uno dei Paesi al mondo più ricchi di risorse minerarie, sulle quali i poteri multinazionali esterni hanno da tempo fissato le loro brame, con la connivenza di persone "di casa", che si prestano al gioco.
La regione Kivu, sui "Grandi Laghi", confinante con Ruanda e Burundi, ha assorbito molti missionari e missionarie in questi cento anni di evangelizzazione. Nell'ultimo mezzo secolo, vi hanno contribuito anche i missionari saveriani, le saveriane e i volontari laici, nelle attuali diocesi di Bukavu, Goma, Kasongo e Uvira.
Oggi questa chiesa d'Africa è diventata una chiesa missionaria: invia apostoli in altre nazioni, per annunciare ad altri popoli il vangelo che essa ha ricevuto. Vi partecipano anche i missionari saveriani che, dagli inizi degli anni '80, hanno accolto vocazioni congolesi, rivolgendo ai giovani l'appello del beato Conforti: "Non vi chiedo un obolo, ma qualcosa di ben più grande. In nome di Dio, vi chiedo il sacrificio delle vostre giovinezze, del vostro ingegno, delle vostre energie e degli affetti più legittimi e cari".
Ad oggi, sono 28 i saveriani congolesi, di cui 13 già lavorano nelle missioni e 15 si preparano all'apostolato nelle varie comunità internazionali di teologia. Uno di loro, p. Katindi Ramazani è oggi consigliere nella Direzione generale dell'istituto.
In cent'anni, se n'è fatta di strada! Speriamo che il futuro riservi a questa nazione la pace.