Tre detenuti scrivono a Francesco
Sulla scrivania di papa Francesco è stata depositata, qualche settimana fa, anche una lettera firmata da tre detenuti del carcere di sicurezza di Opera, alle porte di Milano, dove scontano la pena i detenuti pericolosi, gli assassini, i mafiosi e gli evasi. Il testo di quella lettera acquista importanza anche per noi: “Santo Padre, in passato ci siamo macchiati di omicidio, la più atroce violazione dei dieci comandamenti impartitici da nostro Signore. Oggi produciamo con le nostre mani ostie che vengono consacrate in diverse chiese. Così possiamo far arrivare il frutto della nostra volontà di redenzione ai cuori delle persone, soprattutto, a quelle che soffrono a causa dei crimini da noi commessi”…
Il senso del pane…
Anche noi che leggiamo ora la loro lettera possiamo immaginare la fierezza con cui i tre detenuti hanno raccontato a Francesco come pressano, su una piastra calda, farina e amido per ricavare una ostia grande e tante ostie piccole, ognuna con l’impronta del crocefisso. Forse nella loro lettera i tre detenuti non gli hanno spiegato che, da qualche mese, in un corridoio del carcere, le autorità hanno messo a loro disposizione una stanzetta, sulla cui porta essi hanno scritto: “Il senso del pane”.
La loro lettera al papa terminava comunque con una preghiera: “Desidereremmo avere, durante questo giubileo della Misericordia, la possibilità di essere noi stessi. Vorremmo, con le nostre mani, un tempo sporche di sangue, consegnare nelle sue mani benedette le ostie che abbiamo imparato a confezionare”.
La risposta di Francesco...
Il Papa ha risposto alla loro lettera inviando la sua fotografia, unita ad un piccolo crocifisso in argento. Intanto i tre detenuti continuano ogni giorno a ritagliare 1200 ostie che, donate alle parrocchie, diventano il corpo di Cristo.
Dicono i sociologi e anche gli psicologi che noi tutti cresciamo influenzati dagli esempi che riceviamo giornalmente. L’esempio è un comportamento che serve come modello da imitare, per diventare sempre più “umani”. Anche papa Francesco ispira tante persone solo con il suo esempio. La sua testimonianza rende credibile ed efficace la missione. La fede si diffonde non per “conquista”, ma per ... “attrazione”.